Juventus, FIGC e Procura indagano sulla violazione della “bolla”
Sette calciatori bianconeri sarebbero partiti prima della scadenza del termine
Erano stati costretti a rispettare un periodo di “bolla” in via precauzionale ma ben sette calciatori della Juventus hanno lasciato l’albergo bianconero per recarsi nei ritiri delle rispettive nazionali e, per questa ragione, sia la FIGC sia la Procura di Torino hanno aperto un fascicolo di indagine.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“Bolla “scoppiata”, è il momento delle indagini. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo denominato «K», senza indagati e ipotesi di reato, sulla vicenda dei sette bianconeri che hanno interrotto lunedì l’isolamento fiduciario al JHotel, iniziato dalla Juve sabato scorso dopo la scoperta di due positività al Covid tra i membri dello staff del club bianconero, isolamento poi concluso mercoledì sera dopo gli esiti negativi del secondo giro di tamponi. Il fascicolo è stato aperto dopo la segnalazione dell’Azienda sanitaria locale di Torino, avvisata dalla stessa Juve del fatto che Bentancur, Cuadrado, Danilo, Dybala, Ronaldo e Demiral avevano lasciato il ritiro per raggiungere i ritiri delle rispettive nazionali all’estero; Buffon, invece, si era trasferito nella propria abitazione a Torino. Se non si ravviseranno reati ma soltanto una violazione amministrativa, la vicenda diventerà di competenza della Prefettura del capoluogo piemontese. Nel caso, i giocatori bianconeri rischiano soltanto una multa di massimo di mille euro per l’illecito amministrativo”.
A parlarne è anche l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Se a livello penale non c’è nessuna ipotesi di reato (il rischio è una multa), la Figc cerca, invece, riscontri sul rispetto dei protocolli da parte della Juventus, oltre che del Napoli: già chiesti gli atti ai pm torinesi. Intanto, si attende la decisione su Juve-Napoli, che potrebbe addirittura slittare alla prossima settimana”.