Gazzetta.it – La rivolta del calcetto: “Non siamo untori, rispettiamo scrupolosamente le regole e il distanziamento. Non colpiteci così”
La rivolta del calcetto: “Non siamo untori, rispettiamo scrupolosamente le regole e il distanziamento. Non colpiteci così”
La rivolta del calcetto: “Non siamo untori, rispettiamo scrupolosamente le regole e il distanziamento. Non colpiteci così”
Le indiscrezioni degli ultimi giorni sembrano trovare conferma. Il DPCM che sarà emanato con ogni probabilità oggi 12 ottobre, introdurrà ulteriori limitazioni per le attività sportive.
L’aumento dei positivi e l’andamento della curva dei contagi registrati delle ultime due settimane rendono necessari provvedimenti che possano arginare la diffusione del Covid. Provvedimenti che (come ampiamente prevedibile) non riscuotono molto successo tra chi, in quei settori, ha investito.
In particolare, unitamente ad altre misure (c’è grande attenzione su movida, feste e ricevimenti), potrebbero essere vietate le partite di calcetto.
Un duro colpo non solo per gli appassionati, ma soprattutto per i titolari dei centri sportivi.
Ecco quanto ha dichiarato sul punto il presidente dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio, Paolo Gatti, le cui parole sono state riportate da Gazzetta.it: “Non è possibile colpire un settore dove sono state rispettate tutte le norme sul contingentamento e sul distanziamento. Abbiamo dei protocolli davvero stringenti e siamo stati attenti nella loro applicazione Non abbiamo mai sottovalutato l’emergenza da subito neanche durante pausa la pausa estiva e continuiamo a essere scrupolosissimi”.
Non resta che attendere l’ufficialità del provvedimento.