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Radio Crc – Sabrina Uccello: “Accuse gravi per il Napoli, ma le prove non ci sono”

Radio Crc - Sabrina Uccello

Radio Crc – Sabrina Uccello: “Accuse gravi per il Napoli, ma le prove non ci sono”

Sabrina Uccello, giornalista, caporedattrice di ‘calcionapoli1926.it’, piuttosto scandalizzata della sentenza d’appello da parte della Corte Federale, riguardo a Juventus Napoli del 4 ottobre scorso, è intervenuta a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio Crc: “La sentenza della Corte sportiva d’Appello accusa il Napoli di aver cercato un alibi per non scendere in campo a Torino, ma di questo non ci sono prove. L’unico dato certo in nostro possesso riguarda la presenza della squadra sul pullman in direzione aeroporto prima della comunicazione dell’Asl”.

Ci sono poche chance di vittoria al terzo grado di giustizia sportiva? “Penso che il mondo dello sport continuerà a difendere il protocollo a spada tratta – ha continuato Sabrina Uccello a Radio Crc – per quanto riguarda la giustizia ordinaria, potremmo aspettarci di tutto”.

La giornalista ha anche espresso un proprio parere sul calcio giocato dal Napoli quest’anno sotto la guida di mister Rino Gattuso:

Mertens si sta adattando al ruolo di trequartista. Per il momento è l’unica soluzione per vederlo in campo. Nonostante Mario Rui e Ghoulam siano stati spediti in tribuna a Bologna, credo che il Napoli non cercherà un mancino a gennaio. Stupiscono i mancati impieghi di Rrahmani. Probabilmente Gattuso intende concedere continuità alla coppia Manolas-Koulibaly”.

Sabrina Uccello, che ricordiamo è caporedattrice di calcionapoli1926.it, ha anche dato un giudizio sulle gare

delle nazionali in piena pandemia (questa sera l’Italia di Mancini con Alberico Evani in panchina, incontra

l’Estonia in un’amichevole, in vista delle sfide per la UEFA Nations League che vedrà l’Italia confrontarsi

con la Polonia domenica prossima e mercoledi 18 novembre con la Bosnia Erzegovina)

“Sarebbe stato opportuno metterle da parte, il discorso riguarda soprattutto le amichevoli. Non si può mettere a rischio la salute degli atleti per gare di scarso significato”.

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