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Napoli Milan 1-3, azzurri battuti a Fuorigrotta

Napoli Milan

Napoli Milan 1-3. Il Napoli rinuncia a spiccare il volo verso l’alta classifica di serie A.

Brutta partita disputata dagli azzurri di mister Rino Gattuso contro i rossoneri ieri sera al San Paolo.

L’assenza di pubblico ha evitato,

probabilmente, qualche fischio all’indirizzo dei calciatori di casa.

Sin da prima dell’inizio del gioco, alla lettura delle formazioni, il modulo prescelto ha lasciato qualche dubbio tra i tifosi,

soprattutto tra quelli che hanno il polso della situazione e masticano minimamente di calcio: un Napoli con il 4-2-3-1 e

con Lozano contemporaneamente in campo con Politano, Mertens e Insigne, ĆØ sembrato, a dire il vero, una lucida follia.

Ci si aspettava un Napoli con il 4-3-3 per arginare a centrocampo sul nascere il potere del centrocampo milanista, e a supporto poi della linea difensiva per le folate sulle catene esterne degli uomini di Pioli (assente per Covid).

I soliti errori difensivi,

questa volta di Koulibaly, gli strafalcioni a centrocampo e l’inconsistenza in attacco hanno fatto il resto per la seconda sconfitta interna in campionato del Napoli (sul campo) in questo strano 2020.

Parlando dei singoli, la sensazione ĆØ che Meret abbia deciso di essere venduto, forse stanco del dualismo con Ospina;

Di Lorenzo dopo un avvio di stagione al fulmicotone, si ĆØ paurosamente spento sia in fase difensiva, sia per le scarne ed inutili folate offensive sulla fascia.

Mario Rui ha fatto quello che poteva sulla fascia di competenza…poco!

Koulibaly e Manolas non reggono la fase difensiva

con errori macroscopici da parte del senegalese, errori da abc del difensore.

Bakayoko lento ed impacciato non ha saputo opporre alcuna resistenza al centrocampo milanista e Fabian, allo stesso modo lento, non ha verticalizzato il gioco come ha fatto altre volte, quando nelle pagelle gli ĆØ stato assegnata la sufficienza risicata.

L’unico a tirare il carretto ĆØ stato Politano sulla destra, ma se la catena non funziona, rimane il nulla del grande impegno da parte dell’ex nerazzurro.

Mertens ha fatto quello che poteva,

sovrastato dalla linea difensiva di Pioli (sostituito da Bonera in panchina), con appena dietro di se Lozano, alla ricerca di spazi che mai e poi mai avrebbe trovato e Insigne apparso stanco dalle prestazioni in nazionale, ma animato di buon senso e voglia di fare bella figura…tutto inutile perĆ².

C’ĆØ bisogno di chiudersi nello spogliatoio, allenatore e calciatori, per comprendere fino in fondo i motivi della sconfitta di oggi che precludono, solo temporaneamente (si spera), la strada per la vetta della classifica che, quest’anno come qualche altra volta, il Napoli ha le carte in regola per raggiungerla.

Inutile recriminare sull’arbitraggio di Valeri, serve a ben poco se il “palazzo” ĆØ avverso e De Laurentiis non ĆØ tanto amato.

Napoli Milan 1-3. Il Napoli rinuncia a spiccare il volo verso l’alta classifica di serie A.

Una squadra con immenso talento

non puĆ² fallire contro squadre che giocano un bel calcio, ma che sappiamo essere meno di quanto i nostri sanno esprimere sul terreno di gioco.

Napoli Milan si poteva fare molto di piĆ¹.

Sarebbe bastato riflettere mettendo in campo un Napoli attendista e non necessariamente votato all’attacco,

con un quartetto con almeno 2, Politano e Lozano, che hanno bisogno di spazio per esprimersi al meglio e che

di spazio non ne hanno trovato tra le fila di un Milan ben organizzato e pronto a ripartire dalle retrovie

con intelligenza ed acume tattico, cosƬ come hanno fatto e cosƬ come sono riusciti a batterci in questa

strana domenica sera…lƬ sull’erba del San Paolo.

Risultato finale 1-3 con doppietta di Ibrahimovic, D. Mertens per il temporaneo 1-2 e infine Hauge fissa il risultato finale sull’1-3.

Erano piĆ¹ di 10 anni che il Milan non sbancasse il San Paolo.

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