Massimo Mauro: “Fiero di aver giocato con Maradona, uomo perfetto e solista fenomenale”
Massimo Mauro: “Maradona era un uomo perfetto ed il più grande calciatore al mondo”
Massimo Mauro, compagno di squadra di Diego Armando, parla del suo amico nel giorno della sua prematura scomparsa: “il più grande calciatore di sempre lo sanno tutti, e non dico che non sia giusto ricordarlo, anzi, ma per me che l’ho conosciuto da vicino è importante sottolineare un aspetto del tutto sottovalutato, ossia che Maradona era il perfetto uomo squadra, il compagno ideale, l’uomo a cui tutti si potevano rivolgere in qualsiasi momento”.
Massimo Mauro ha giocato con Maradona per due stagioni, dal 1989 al al 1991, e insieme hanno vinto il secondo scudetto del Napoli, e la Supercoppa.
“Maradona era una forma d’arte”
“Maradona era una forma d’arte. Sarebbe riduttivo racchiuderlo nel calcio. Penso che a lui sarà riservata la stessa porzione di al di là in cui sono stati fatti accomodare Mozart, Van Gogh, Picasso. Ma questo, le ripeto, è banale. Maradona era un calciatore che giocava nella squadra, per la squadra, che sapeva come mettere al servizio degli altri il suo talento, e che aveva l’abilità di tirar fuori dai suoi compagni le loro capacità”.
“Accettai Napoli per giocare con Maradona”
Massimo Mauro ha nel proprio curriculum l’aver giocato in altre grandi squadre e con altri grande campioni. “Ero alla Juventus quando il Napoli mi chiamò. Accettai di trasferirmi per una ragione soltanto, avere la possibilità di giocare con Diego. Alla Juve c’era Platini, un altro di quelli che non bastano certo le parole a descrivere. Ma Diego era un miracolo ancora più grande. Decisi di andare. E ancora oggi, dopo aver conosciuto a fondo entrambi, tra Platini e Maradona sceglierei Diego, perché Diego non era solo il solista fenomenale, era anche un direttore d’orchestra inarrivabile”.
Grandezza e vulnerabilità
Mauro ha conosciuto non solo la grandezza di Maradona, ma anche la vulnerabilità. “Tutti sapevamo che Diego aveva cominciato ad avere problemi con la cocaina. Eravamo consapevoli che non ne sarebbe venuto niente di buono per lui e per il suo talento. Ma i dettagli di questa storia preferirei lasciarli nella sfera privata. Non si può certo star qui a dire cosa sarebbe successo se”.
Per Mauro, Maradona è stato anche un amico e “oggi – dice – è il momento di ricordare il calciatore che è stato. Non credo a chi dice che avrebbe difficoltà a inserirsi nel calcio moderno. Le squadre di tutto il mondo farebbero la fila per averlo. Maradona sarà attuale anche fra cento anni. Sia quello che sapeva fare da solo, ma forse ancora di più per quello che sapeva fare insieme agli altri”.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.