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ESCLUSIVA CasaNapoli- Andrea Sel, Napoli Club Buenos Aires: “Atmosfera di lutto ma da stadio. Si piangeva ma c’erano anche cori. Gesto ignobile degli impiegati delle pompe funebri. Claudia voleva portarlo via in elicottero!”

In ESCLUSIVA per CasaNapoli.net Andrea Sel del Napoli club di Buenos Aires ci ha raccontato dei giorni del funerale di Maradona

In ESCLUSIVA per CasaNapoli.net Andrea Sel del Napoli club di Buenos Aires ci ha raccontato dei giorni del funerale di Maradona

Come avete appreso della morte di Diego?

“La notizia al club ĆØ arrivata quasi in tempo reale perchĆ© facciamo parte di un movimento che si chiama “Iglesia Maradoniana”, una associazione di persone che sono devote a Diego. E’ arrivata prima una notizia che aveva avuto un problema importante e, poco dopo, quella della morte. In effetti ĆØ stato lasciato tutto col beneficio del dubbio, perchĆ© anche tempo fa erano uscite voci simili, come nel caso del Mondiale in Russia del 2018 e si pensava che fosse morto. PerĆ², per fortuna, fu una falsa notizia.

Quindi abbiamo cercato di capire se la fonte fosse attendibile, poi collegati alle Tv lovali, abbiamo appreso la notizia. Anche le testate giornalistiche, come “El ClarƬn” cominciavano a dare la notizia ufficiale. Quindi abbiamo ci siamo resi conto che era la veritĆ . Non c’era niente da fare. Nessuno si poteva esporre di quella maniera se non fosse stato vero.”

Dalle prime indiscrezioni alla conferma, come hanno reagito gli argentini alla notizia? In che modo si ĆØ potuto gestire, in tempi di CoVid, un afflusso, prevedibile, non indifferente di persone?

La prima reazione ĆØ stata quella, ovviamente, di versare lacrime. Tante lacrime. L’unica cosa possibile da fare era quella di riunirsi in un abbraccio collettivo, nonostante le restrizioni CoVid. L’unica cosa che abbiamo potuto fare ĆØ stata quella di riversarsi nelle piazze e nelle strade di Buenos Aires, sia nella sera della morte che il giorno successivo, nella zona dell’Obelisco, di fronte alla “Casa Rosada”. E’ stato molto difficile perchĆ© la famiglia di Maradona non ha autorizzato un lungo tempo di visita e quindi si ĆØ creato un pĆ² di scompiglio all’esterno.”

Che atmosfera c’ĆØ stata a Buenos Aires appena avete avuto la notizia della morte di Diego?

“Da contorno c’era un’atmosfera di lutto, ma da stadio: cori, pianti, ovviamente tanto tanto dolore. Il passaggio di fronte al feretro era purtroppo molto molto rapido, con la sicurezza che non ti dava la possibilitĆ  di perdere molto tempo davanti e quindi bisognava fare un passaggio fugace. Abbiamo provato, appena ci siamo resi conto e appena ci hanno informato, che sul feretro ci fossero solo le maglie del Boca e della Nazionale Argentina, e abbiamo cercato di fare il possibile per inserire anche quella del Napoli.

Siamo andati, ma la sicurezza ci ha detto che non era possibile. Poi tramite un contatto in ambasciata, abbiamo saputo che sarebbe andato l’ambasciatore italiano, che tra l’altro ĆØ napoletano, a lasciare la maglia numero 10 sul feretro. Quasi a fine giornata, momento in cui avevano deciso di chiudere, pare sia stata messa. Ci sono delle foto che lo testimoniano.”

Come hanno reagito gli argentini allo sciacallaggio degli addetti alle pompe funebri che hanno fatto circolare determinate fotografie in rete?

“Facciamo parte di organizzazioni sia fisicamente che virtualmente. Apparteniamo alla Iglesia Maradoniana. Facendo parte di quest’associazione devota appunto a Maradona, avendo anche un gruppo Whatsapp, sono circolati video di tutti i tipi. Purtroppo abbiamo dovuto constatare anche queste immagini di questi tre impiegati di questa casa funebre che si chiama “Tres Arrollos”. Persone hanno indagato e hanno trovato anche i nomi dei suddetti impiegati che hanno avuto questo comportamento riprovevole. Addirittura, a distanza di un giorno, ĆØ venuta fuori la notizia che uno di questi era stato trovato morto. Ma probabilmente era tutto inventato. Sinceramente non si sono avute verifiche al 100% se fosse vero che qualcuno l’avesse fatta finita con questo sciacallo.

PerĆ² sinceramente sono cose che comunque vanno al di lĆ  di quello che ĆØ il nostro interesse. Noi piangiamo l’idolo e non vogliamo sapere assolutamente nulla di quelli che sono gli eventi esterni. Come, adesso, si sta parlando del patrimonio inquantificabile di Maradona e della corsa degli eredi.”Ā 

C’ĆØ stata qualche iniziativa per il funerale? Come ha reagito la famiglia del Pibe de Oro?

Purtroppo le iniziative sono state un pĆ² stroncate per volere della famiglia: della ex moglie Claudia e delle figlie. Che sono purtroppo condizionate dall’ambiente brutto che circondava Diego e quindi non volevano protrarre troppo questa agonia, questa situazione. Che evidentemente non piaceva. E’ chiaro che non piace a nessuno. PerĆ² una persona del genere avrebbe avuto il diritto. Soprattutto per noi che lo avevamo voluto veramente bene, avevamo il diritto di dargli tutti un ultimo saluto o quantomeno di un corteo per strada. PerĆ² ĆØ stato necessario anche per via degli scontri che poi sono avvenuti all’esterno della Casa Rosada, portare via il feretro e poi con un auto, in maniera molto molto veloce raggiungere il cimitero di Bellavista. Che ĆØ un cimitero privato dove riposa con i suoi genitori.

Addirittura la volontĆ  di Claudia, la sua ex moglie, era quella di portarlo via in elicottero per evitare situazioni problematiche. Quantomeno dall’uscita della Casa Rosada all’ingresso dell’autostrada c’ĆØ stata la possibilitĆ , per la gente, di fare un piccolo corteo. Che poi ĆØ continuato pure lungo l’autostrada. Io conosco bene quella zona, conosco bene quel cammino. Non era facile visto che la macchina andava molto veloce. Infatti vedendo le immagini in televisione non mi capacitavo di come potessero andare a quella velocitĆ  sfrenata con una salma all’interno.”

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