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Inter – Napoli, Conte in conferenza stampa: “Non siamo obbligati a vincere, sarà una gara impegnativa”

Antonio Conte - Inter conferenza

Inter – Napoli, Conte in conferenza stampa: “Non siamo obbligati a vincere, sarà una gara impegnativa”

Antonio Conte, allenatore dell’Inter, ha presentato Inter – Napoli in conferenza stampa dal Suning Training Center, rispondendo alle domande dei cronisti. Il Napoli giocherà in una difficile trasferta a Milano domani, mercoledì 16 dicembre, alle ore 20:45. Fra Inter e Napoli potrebbero aprirsi, a gennaio, scenari di mercato interessanti. L’Inter starebbe sondando il mercato per un attaccante e avrebbe individuato in Arkadiusz Milik, attualmente fuori rosa, un obiettivo per il mercato di riparazione. Queste le dichiarazioni dell’allenatore nerazzurro alla vigilia di Inter – Napoli.

 

Hai sempre riconosciuto il valore del Napoli, cosa può dire questa partita sul valore della squadra?
“E’ una sfida impegnativa, contro una squadra con la nostra stessa ambizione. Ci deve dare stimolo e un parametro per fare altre valutazioni.”

 

Sono bastate un paio di vittorie perchè gli addetti ai lavori abbiano rilanciato l’Inter tra le favorite.
“Dobbiamo lavorare e cercare di trovare un equilibrio che diventa difficile trovare se andiamo dietro a certe considerazioni. Dobbiamo lavorare per l’ambizione di voler essere protagonisti, non esaltandoci per la vittoria e non deprimendoci per le battute d’arresto.”

 

L’Inter si è confermata a Cagliari come miglior attacco del campionato. Secondo te è questa la via per vincere quest’anno?
“Penso che una squadra debba trovare sempre un equilibrio nelle due fasi. Questo è importante perchè se hai equilibrio hai più possibilità alla lunga di essere protagonista. L’Inter anche l’anno scorso ha segnato tanti gol. Quest’anno stiamo concedendo qualche gol in più. L’equilibrio è sempre importante.”

 

Come stanno Sanchez, Vidal, Hakimi e gli altri infortunati?
“Sanchez è uscito con un problema all’adduttore e difficilmente sarà recuperabile per il Napoli. Vidal ha avuto una distrazione di primo grado, sta lavorando e recuperando bene ma penso che domani sarebbe un rischio impiegarlo. Non voglio perderlo per un altro mese, deve trovare la giusta condizione, con pazienza. Per Hakimi valuteremo oggi, ma dei tre è quello sul quale sono più possibilista.”

 

La classifica sembra abbastanza delineata. Pensi che gli scontri diretti saranno più importanti per la classifica finale rispetto allo scorso anno?
“Tutti siamo d’accordo nel dire che quest’anno c’è più equilibrio nel campionato. Almeno in questo momento. Non abbiamo ancora visto una squadra vincere tutte le partite e prendere il largo. Gli scontri diretti sono sicuramente molto importanti sia per la classifica che per un discorso di morale. Vediamo che in ogni partita, anche contro squadre che non lottano per lo scudetto o le coppe europee, c’è difficoltà. Bisogna sudare qualunque risultato contro tutte le squadre. Dal punto di vista psicologico vincere gli scontri diretti aiuta a sentirsi più forti.”

 

Dover giocare con l’obbligo di vincere lo scudetto per riscattare l’amarezza dell’eliminazione dalle coppe può essere uno stimolo?
“Mi viene da sorridere a sentir parlare di obbligo di vincere. Tutte le squadre partono con l’ambizione di essere protagoniste, e questo vale anche per noi. Detto questo ne vince una sola. Negli ultimi nove anni è stata sempre la stessa, e per questo mi fa sorridere questo parlare di obbligo. Noi pensiamo a lavorare e migliorarci.”

 

L’altro giorno parlava di poca serenità nell’ambiente. Pensando al passato non eviterebbe qualche dichiarazione, specialmente verso la società?
“Io mi sto abituando a pensare che qualunque cosa faccia o dica viene vista sempre in maniera negativa. Ho visto che durante quest’anno ero sereno in conferenza e mi hanno comunque incolpato di non essere me stesso e di aver mollato. Adesso mi dite l’opposto. Si vede che devo trovare una via di mezzo.”

 

 

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