Del Prato, Collegio di Garanzia del CONI: “Juve-Napoli? Decisione condivisibile, era ovvio che il Napoli non potesse disputare la partita. Agnelli? Le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano”
RADIO MARTE – Del Prato, Collegio di Garanzia del CONI: “Juve-Napoli? Decisione condivisibile, era ovvio che il Napoli non potesse disputare la partita. Agnelli? Le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano”
RADIO MARTE – Del Prato, Collegio di Garanzia del CONI: “Juve-Napoli? Decisione condivisibile, era ovvio che il Napoli non potesse disputare la partita. Agnelli? Le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano”
Lo scorso 22 dicembre il Collegio di Garanzia del CONI ha ufficialmente accolto il ricorso del Napoli, Una sentenza che aspettavano tutti, e che ribalta quanto detto dai due gradi precedenti di giustizia sportiva. Annullato dunque il 3 a 0 a tavolino e la penalitĆ di un punto in classifica. Partita con la Juventus da rigiocare.
Ieri il CONI ha pubblicato le motivazioni di questa sentenza. Non cāĆØ stata condotta premeditata da parte del Napoli nellāazione di non partire per Torino. La societĆ azzurra si ĆØ semplicemente attenuta alle direttive dellāASL.
Ha commentato la sentenza Enrico Del Prato, membro della seconda sezione del Collegio di Garanzia del CONI. Queste le sue dichiarazioni a Radio Marte:
“Non ho fatto parte del Collegio che ha pronunciato tale decisione, altrimenti non ne parlerei. Mi sembra perĆ² una decisione condivisibile. Il diritto sportivo soggiace alle norme generali e qui si ĆØ trattato di applicare nel caso specifico il principio del fatto che se la mancata prestazione non ĆØ imputabile esclude ogni possibilitĆ . Qui la faccenda ĆØ stata resa piĆ¹ complessa per via di diversi interventi che ci sono stati in diverse ore. Nella sostanza, i giudici precedenti avevano ipotizzato che la scelta di non partecipare alla gara fosse del Napoli ma la tesi ĆØ stata smentita perchĆ© il Collegio di Garanzia ha stabilito che, secondo la gerarchia delle fonti, era possibile che il dipartimento facesse la scelta di imporre lāisolamento il gruppo squadra. Individuato al 3 ottobre tutto questo, era ovvio che il Napoli non potesse disputare la partita.
PerchĆ© alcuni presidenti come Agnelli e Corsi si sono espressi in maniera diversa nonostante le possibili conseguenze penali? Le affermazioni esternate non dinanzi allāesigenza materiale di fare qualcosa, lasciano il tempo che trovano. Bisogna trovarcisi nelle situazioni. Le regole precauzionali vanno rispettate, queste poi sono norme inderogabili la cui violazione poi espone a conseguenze. Giustamente il Collegio di Garanzia ha fatto giustizia delle due precedenti decisioni. Fondamentalmente questa ĆØ la Cassazione del mondo sportivo.
Si tratta di una questione di gerarchia delle fonti e la fonte primaria deve sempre prevalere. Lāordinamento dello sport fa capo a quello dello Stato. Quando si presidia la salute abbiamo anche lāarticolo 32 della costituzione, che illumina tutta la materia. Anche quando si tratta di limitare in qualche misura le libertĆ personali. In questo caso il bilancio non poteva che pendere sullāimpossibilitĆ di disputare il match per il Napoliā.
Libero pensatore,
Abilitato all’esercizio della professione forense
Redattore per CasaNapoli.net