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Insigne e Politano, Savoldi jr a Radio Crc: “Contro il Granada mi fido di Insigne e Politano”

Insigne e Politano

Insigne e Politano, Savoldi jr a Radio Crc: “Contro il Granada mi fido di Insigne e Politano. Osimhen schiacciato dalle pressioni”

In attesa che si compia l’evento, intrecciamo le dita e speriamo in una prova d’orgoglio dei nostri ragazzi, che tra meno di due ore scenderanno in campo al D.A.Maradona contro il Granada per la sfida di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League.

Il punteggio da recuperare è il 2 a 0 dell’andata e il Napoli si qualifica se vince con 3 gol di scarto.

Se l’incontro dovesse terminare 2-0 si andrebbe ai supplementari e poi, nel caso, ai calci di rigore.

Nel frattempo Gianluca Savoldi, figlio d’arte del grande Beppe Savoldi, ex centravanti del Napoli della fine degli anni 70, parla a tutto tondo degli arbitri, del Napoli di Gattuso e di Osimhen.

“Ci sarebbe bisogno di arbitri che abbiano giocato a calcio. Però l’espulsione di Freuler ci può stare”. L’ha detto oggi Gianluca Savoldi ai microfoni di Radio Crc nel corso di ‘Arena Maradona’. “Sto con Gasperini quando dice che gli arbitri dovrebbero capire meglio le dinamiche di gioco, lo potrebbero a fare meglio se avessero più esperienza di calcio giocato. Per quanto riguarda, invece, il rosso a Freuler, stiamo parlando di un episodio complicato da analizzare. Non sappiamo che cosa avrebbe potuto fare Mendy se non fosse caduto. Da tifoso dell’Atalanta, però, sono orgoglioso della prestazione della squadra di Gasperini. Il discorso qualificazione è ancora aperto”.

Per quanto riguarda il Napoli, invece, “Mi sarei aspettato di più dalla squadra di Gattuso. E’ piena di calciatori che mi piacciono. Stasera, ad esempio, in attacco ci saranno Insigne e Politano. Schierati in campo a piedi invertiti, possono dire la loro contro il Granada”.

Non lo potrà fare Osimhen, fermo ai box per un colpo alla testa rimediato domenica in campionato contro l’Atalanta. “Ha delle qualità tecniche importanti – ha detto Savoldi a Radio Crc – è innegabile, però, che da lui ci si aspettava qualcosa in più. Non credo che a condizionarlo sia soltanto l’alta valutazione data al suo cartellino. Avrebbe sentito la pressione di giocare in una piazza come Napoli anche se fosse stato acquistato per una cifra inferiore”.

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