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CdM – Napoli, in estate sarà rivoluzione: via Gattuso e almeno due big. Ma ADL vuole tenersi stretto Insigne

De Laurentiis e Gattuso

CdM – Napoli, in estate sarà rivoluzione: via Gattuso e almeno due big. Ma ADL vuole tenersi stretto Insigne

CdM – Napoli, in estate sarà rivoluzione: via Gattuso e almeno due big. Ma ADL vuole tenersi stretto Insigne

A prescindere da come finirà questa stagione, il prossimo anno il Napoli avvierà un progetto tutto nuovo. Sicuramente dal punto di vista tecnico, visto che la guida cambierà con la fine del contratto di Rino Gattuso e con la possibilità di modificare non poco l’organico azzurro. Secondo il quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis è pronto a sacrificare almeno due big in estate, con o senza Champions League. Ma vorrebbe chiaramente tenersi stretto il suo capitano, Lorenzo Insigne, anche se per ora non è una priorità.

Al momento l’obiettivo è centrare il quarto posto che significherebbe qualificazione alla prossima Champions League. Con gli introiti derivanti dalla massima competizione europea sicuramente i bilanci della società sorriderebbero. Tuttavia il quotidiano assicura che sarà in ogni caso rivoluzione. Del resto si partirà quasi sicuramente dalla guida tecnica. Ormai l’addio di Rino Gattuso è dato per scontato, nonostante più di una voce fa sapere che al momento il clima tra ADL e l’allenatore è abbastanza disteso. Ma ciò non basterà per evitare la separazione a fine stagione. Tanti i nomi per sostituirlo: da Benitez a Sarri, da Juric a Inzaghi arrivando anche ad Allegri. Inoltre ci sarà rivoluzione anche nella rosa dei giocatori. Magari questa sarà maggiormente vincolata alle scelte del nuovo allenatore.

Al Napoli piace Simone Inzaghi, la cui priorità però resta la Lazio. Tuttavia il rinnovo ancora non arriva, anche se durante la sosta è fissato un appuntamento con Lotito e l’allenatore è fiducioso di raggiungere un accordo. Anche per dare una spallata alle voci che circolano circa i suoi possibili eredi: da Gattuso a Juric, da Gotti a Mihajlovic. A scriverlo è l’edizione odierna de La Repubblica.

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