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Fernando Llorente: “Il calcio è vita ed io amo giocare e segnare”

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Fernando Llorente: “Il calcio è vita ed io amo giocare e segnare”

Uno dei migliori attaccanti arrivato a Napoli purtroppo non ha avuto grande successo, nonostante le tante cose buone fatte nelle squadre in cui ha militato: si tratta di Fernando Llorente.

Lo spagnolo è arrivato all’ombra del Vesuvio a 34 anni nel settembre del 2019 e già dalle sue prime apparizioni in squadra, il Napoli ha trovato giovamento, ha anche realizzato alcuni gol che hanno contribuito a vincere alcune partite.

Poi con l’arrivo di Gennaro Gattuso Fernando è stato sempre più relegato ai margini della squadra, fino a quando lo spagnolo non ha chiesto alla società di essere ceduto.

Oggi sta vivendo una nuova esperienza in provincia, ad Udine, da contratto fino a giugno 2022, ma chissà che non prosegua anche per i prossimi anni.

L’attaccante, attualmente friulano, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Marca raccontandosi dopo aver chiuso la non esaltante esperienza alla corte di Gennaro Gattuso. Questo quanto riportato da gianlucadimarzio.com:

L’esperienza di Udine – “Mi avevano parlato molto bene di Udine e della sua squadra, quando mi hanno cercato non ci ho pensato su due volte prima di firmare. Prima di venire qui non mi sentivo bene, quando non scendi in campo per tanto tempo perdi il ritmo-partita. Se a 36 anni sono ancora in campo, è per via di quella splendida sensazione che provo dopo ogni gol. Non aver segnato per un intero anno è stato brutto”.

Prima ancora Napoli e Gattuso – “GattusoIo sono arrivato a Napoli dopo aver parlato con Ancelotti, che mi voleva come centravanti di riserva: era stato chiaro con me, il titolare era Milik e io avrei fatto il suo vice. Poi ho cominciato a trovare la via del gol, così di tanto in tanto sono finito per trovare spazio pure da titolare. Subito dopo il cambio in panchina, è scoppiata la pandemia e da lì alcune cose sono andate diversamente da come speravo. Ho avuto dei problemi fisici, in estate la dirigenza mi voleva vendere. Ho deciso però io di rimanere, perché non vedevo i giusti presupposti per andare via. Mi ha cercato anche il Bilbao”.

Cosa dire della sua vecchia squadra italiana, la Juventus –“La Juve? E’ un momento difficile, a maggior ragione dopo nove anni trascorsi a dominare la Serie A. L’Inter però è molto forte, la squadra ha raggiunto un livello impressionante, la Juve di pari passo sta soffrendo il processo di svecchiamento della rosa. Credo che sarebbe il caso di cambiare qualcosa, voglio bene a Pirlo e credo che farà un grande percorso come allenatore. Però con la Juve non ha cominciato con il piede giusto”.

Alla sua età si prospetta un futuro in Premier League –  “Futuro al Watford? Non lo so, la Premier è un campionato pazzesco, ho bei ricordi lì. Sono aperto a qualsiasi tipo di proposta, ora però penso a fare bene con l’Udinese da qui al termine della stagione”.

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