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Verso Napoli – Inter, la conferenza stampa di Conte: “A Napoli a giocarcela con grande rispetto. Koulibaly top assoluto, lo volevo al Chelsea!”

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Verso Napoli – Inter, la conferenza stampa di Conte: “A Napoli a giocarcela con grande rispetto. Koulibaly top assoluto, lo volevo al Chelsea!”

Antonio Conte, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa presentando Napoli – Inter, il posticipo di domenica sera. Queste le sue dichiarazioni ai cronisti in sala stampa.

13.45 – Inizia la conferenza stampa di Antonio Conte, che presenterĆ  ai cronisti Napoli – Inter.

 

Che partita dobbiamo aspettarci con il Napoli?
“Sicuramente una partita impegnativa, voi sapete che ho sempre messo il Napoli nella preferenza di quelle due-tre squadre che potevano competere per la vittoria finale. Conosco la qualitĆ  della loro rosa e di Gennaro Gattuso. Ci aspetta una partita impegnativa.”

 

Si parla molto dei numeri di questa Inter. Potreste anche pareggiare a Napoli per il vantaggio che avete. Quanto si arrabbierebbe se notasse che qualcuno intende gestire il vantaggio?
“Non ĆØ questione di arrabbiarsi o meno, ma di sapere che mancano ancora dei punti per arrivare a una meta molto ambiziosa. Andiamo a Napoli a giocarci la partita, c’ĆØ poco da dire. Anche il Napoli vorrĆ  ottenere una vittoria. Vedremo alla fine quale sarĆ  il verdetto. Non possiamo permetterci di fare calcoli o iniziare a fare i ragionieri. Nella mia esperienza non conviene mai fare calcoli perchĆØ diventa deleterio.”

 

Quanto ti danno fastidio le critiche che sono sempre intorno all’Inter, specialmente a inizio stagione? Cassano ha detto che giocate troppo in difesa…
“Ho capito che il problema sono comunque io… l’importante ĆØ che non tocchino mai l’Inter.”

 

Siete stati perfetti nel girone di ritorno. Te la senti di identificare un rischio dal punto di vista tecnico che non dovete correre?
“Il rischio da non correre ĆØ pensare o leggere troppo. Si sta dando per scontato il fatto che lo Scudetto sia stato assegnato. Non dobbiamo cadere in questo tipo di trappole, sappiamo che lavoro abbiamo fatto per essere qui ma dobbiamo essere umili, tifosi compresi. Manca ancora qualcosa per arrivare a coronare un sogno.”

 

Cosa pensa del momento di forma del Napoli? E della situazione di Gattuso, in bilico nonostante la Coppa Italia conquistata lo scorso anno?
“Per quello che riguarda il Napoli, hanno una rosa importante, una delle piĆ¹ forti della Serie A. A inizio campionato l’ho messa tra le candidate alla lotta per il titolo. Rino sta facendo bene, ĆØ un bravissimo allenatore, ma sappiamo benissimo tutti noi che l’allenatore ĆØ quello piĆ¹ soggetto a ricevere critiche se non arrivano certi risultati.

Ci sono situazioni poco piacevoli, ma l’allenatore ĆØ il ruolo piĆ¹ difficile in una societĆ . Se un mio calciatore mi chiede un parere sul diventare allenatore, gli dico di farlo solo se vuole soffrire… se arrivano i risultati sei il piĆ¹ bravo, ma a volte non basta nemmeno questo. Anche io ho vissuto momenti non facili. Solo la passione puĆ² farci andare contro critiche e giudizi non sempre motivati.”

 

Pensi che sia cambiato il rapporto in generale con l’Inter per via dei buoni risultati, o hai fatto un lavoro anche fuori dal campo?
“Contano solo i risultati.”

 

Lei parla spesso di percorso. Lukaku ĆØ diventato un altro calciatore e probabilmente grazie a Lei. Come vede il duello con Koulibaly, che puĆ² contrastarlo fisicamente?
“Parliamo di un difensore che per me ĆØ tra i due-tre piĆ¹ forti al mondo. Quando ero al Chelsea volevo acquistarlo, ĆØ un top assoluto. Romelu lo conosce, ĆØ cresciuto tanto e sarĆ  un bel duello, ma per mettere in difficoltĆ  la difesa del Napoli bisognerĆ  lavorare di squadra con determinati movimenti e soluzioni che abbiamo provato.”

 

Nel cosiddetto calcio moderno quanto ĆØ importante avere un modulo base e una formazione riconoscibile?
“Ogni squadra deve avere una sua identitĆ . L’identitĆ  la riesci a dare se insisti su un determinato sistema di gioco. Oltre il sistema ci sono i principi, che puoi adattare in base al sistema stesso. Penso che lavorando su un sistema di gioco per i giocatori ĆØ piĆ¹ semplice riconoscerlo e applicare poi modifiche sulla fase di possesso o non possesso. Ma una squadra deve avere un’identitĆ , poi i principi si possono adattare. PiĆ¹ certezze hanno i calciatori e meglio ĆØ.”

 

Come ha lavorato in questi giorni Perisic? Ha recuperato? Come sta Vidal?
“Perisic ĆØ rientrato totalmente in gruppo da giovedƬ, ha smaltito l’infortunio ed ĆØ a disposizione. Vidal sta lavorando ancora a parte insieme a Kolarov per smaltire il fastidio al ginocchio. Ci auguriamo di averli quanto prima.”

 

E’ d’accordo se le dico che il Napoli ĆØ la squadra che vi ha messo piĆ¹ in difficoltĆ  all’andata? Cosa ĆØ cambiato da allora?
“Durante una partita ci sono momenti nei quali tu metti in difficoltĆ  l’avversario e viceversa. Davanti loro hanno grande qualitĆ  con giocatori bravi ad attaccare gli spazi e si conoscono, ai quali hanno aggiunto giocatori importanti. Alcuni come Osimhen e Lozano sono stati pagati in modo considerevole.

Come sono forti loro dovremo dimostrare di essere forti noi. Andiamo a giocarci la partita con grande rispetto. Ricordo in Coppa Italia quando abbiamo perso dominando a San Siro e noi siamo usciti su un 1-0 con loro che hanno giocato una partita completamente difensiva… alla fine conta arrivare all’obiettivo come hanno fatto loro vincendo la Coppa Italia contro la Juve l’anno scorso.”

 

Termina qui la conferenza stampa di Antonio Conte, la parola passa al campo, domenica sera alle 20:45, con Napoli – Inter!

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