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Boris Johnson alza il muro contro la SuperLega ma si cerca un dialogo

Secondo quanto riportato dall’Agi Sport Calcio Boris Johnson non ha escluso alcuna misura per fermare il torneo di calcio alternativo alla Champions League che coinvolge sei club inglesi.

Il premier britannico Boris Johnson ha incontrato i vertici della Football Association e della Premier League e ha assicurato che il governo “sta esplorando ogni possibilità, incluse opzioni legislative”.

“Il governo non starà a guardare mentre un piccolo gruppo di proprietari crea un club chiuso”

ha avvertito Downing Street, che non esclude di impedire ai giocatori che parteciperanno alla Super League di ricevere visti o di ritirare i fondi per le forze dell’ordine che dovranno vigilare sulle partite.

Per il segretario all’Educazione, Gavin Williamson, la Super League è “il sogno di uomini danarosi” e “deve essere fermata”.

Williamson ha spiegato che i club inglesi coinvolti (Liverpool, Manchester United, Manchester City, Arsenal, Chelsea e Tottenham) verranno invitati ad abbandonare il progetto prima che vengano adottate misure legislative.

Sempre secondo quanto riportato da Agi Sport Calcio Ceferin apre uno spiraglio


Aprendo il congresso Uefa a Montreux, in Svizzera, il presidente Aleksander Ceferin ha rimarcato il “grave errore” dei 12 club ‘dissidenti’.

Ma, ha poi  aggiunto, “c’è “ancora tempo per tornare indietro”.

Come era prevedibile le 55 federazioni hanno “condannato” la nascita della Super League” lamentando che “va contro il concetto stesso di ciò che deve essere europeo: unificato, aperto, solidale e basato sui valori sportivi”.

“I club cospiratori non sono ovviamente riusciti a vedere che il loro status oggi non è stato raggiunto isolatamente, ma piuttosto faceva parte di un sistema europeo dinamico in cui i club grandi, medi e piccoli hanno tutti contribuito ai successi e alle sconfitte di tutti”, si legge nel comunicato.

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