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Fiorentina-Napoli, i precedenti: l’ ultima sconfitta in quel maledetto aprile 2018

I precedenti tra Fiorentina e Napoli al Franchi: l’ ultima sconfitta azzurra è del 2018 e coincise con la fine del sogno tricolore per i partenopei.

Fiorentina-Napoli, i precedenti: l’ ultima sconfitta in quel maledetto aprile 2018.

Domenica alle ore 12.30 il Napoli scenderà in campo allo stadio “Artemio Franchi” di Firenze nel lunch match della 37esima giornata, penultimo atto di questo campionato di Serie A.

La Fiorentina, dopo una annata tribolata, che ha visto prima l’ esonero di Iachini e poi il suo ritorno in sella dopo l’ addio di Prandelli, si è salvata matematicamente mercoledì. E’ bastato, infatti, lo 0-0 di Cagliari per festeggiare la permanenza in massima serie.

Il Napoli, invece, arriva all’ appuntament0 in Toscana, con l’ obbligo dei tre punti per centrare il suo obiettivo: la qualificazione in Champions League.

Dopo il 5-1 rifilato all’ Udinese, viaggia sulle ali dell’ entusiasmo ma non bisogna prendere la gara di domenica sotto gamba (Sarri docet).

Sfida particolare anche per gli ex Callejon e Malcuit che non hanno vissuto una stagione da incorniciare. Sfida particolare anche per Gattuso, tecnico azzurro che, a quanto pare, lascerà il Golfo per prendere casa, per la nuova stagione, proprio in riva all’ Arno.

I precedenti: grida ancora vendetta l’ ultima sconfitta azzurra in terra toscana.

Da quando è stato introdotto il girone unico in Serie A, sono state finora 70 le sfide tra Fiorentina e Napoli giocate nel capoluogo toscano. Il bilancio è di  6 vittorie della Fiorentina, 18 pareggi, 16 successi azzurri.

Sarà la sfida numero 140 tra Fiorentina e Napoli in Serie A (71esima in casa viola, ndr).

L’ ultima vittoria azzurra è della scorsa stagione: era il 24 agosto del 2019 quando i ragazzi di Ancelotti si imposero con un pirotecnico 4-3.

Viola subito in vantaggio con un discusso  rigore di Pulgar, concesso per un fallo di  mano di Zielinski. Azzurri che ribaltano il risultato nel primo tempo con Mertens e un rigore (sempre discusso, ndr) di Lorenzo Insigne. Secondi 45 minuti che iniziano con il pari gigliato di Milenkovic, quattro minuti dopo (56esimo minuto, ndr) il vantaggio con un diagonale di Callejon. 3-3 Viola firmato al 65esimo da Boateng, due minuti dopo è ancora Insigne a firmare il gol vittoria azzurro.

L’ ultimo pareggio è del febbraio 2019: uno scialbo 0-0 regalò un punto a testa alle due compagini.

Grida ancora vendetta, invece, l’ ultima sconfitta partenopea in terra toscana. Era il 29 aprile del 2018, dopo la presa di Torino nello scontro diretto con la Juventus, il Napoli di Sarri, rimasto in dieci uomini dopo pochi minuti (Koulibaly espulso al sesto minuto, ndr)  perse in quel lunch match 3-0. Mattatore dell’ incontro Simeone con una tripletta. La sconfitta azzurra spezzò il sogno scudetto anche dopo la vittoria della Juve a Milano contro l’ Inter nell’ anticipo del sabato (con annesse polemiche arbitrali).

Corsi e ricorsi storici: quella sinistra coincidenza…

Anche questa volta, per il Napoli, Firenze, diventa viatico importante per portare a casa l’ obiettivo. E anche questa volta è caratterizzato da un testa a testa con la Juventus.

Come nel 2018, anche in questa stagione Napoli e Juventus lottano per lo stesso obiettivo: questa volta non è lo scudetto, come nella stagione 2017/2018, ma bensì un posto nella prossima Champions. Non è Madame a guardare però il Napoli dall’ alto ma i ruoli sono invertiti con i campani avanti di un punto.

E, strano scherzo del destino, come in quell’ aprile, si gioca Juve-Inter di sabato e, appunto, Fiorentina-Napoli nel lunch match. Di quella gara non ci sono molti protagonisti: Simeone è andato al Cagliari, Montella, l’ allenatore di quella Fiorentina è, attualmente, senza squadra e Callejon, oggi è Viola.

Nel Napoli i vari Mario Rui, Hysaj, Insigne, Mertens e Zielinski (Koulibaly sarà assente per infortunio, ndr) si spera, avranno imparato la lezione. Avanti tutta diritti verso l’ obiettivo e questa volta si spera di dare davvero un grosso dispiacere alla Juve a agli Agnelli.