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Tifoso al portiere della Fiorentina: “hai venduto la partita ai tuoi parenti napolecani”

Il messaggio al portiere della Fiorentina

Tifoso al portiere della Fiorentina: “hai venduto la partita ai tuoi parenti napolecani”

E’ considerato lo sport più bello del mondo, la grande invenzione che ha, da sempre, unito le persone facendo condividere usi

e costumi dei popoli.

Strumento di aggregazione sociale, ma anche termometro di disagio e di frustrazione della gente.

Negli stadi le pagine più belle della nostra vita

Negli stadi si sono scritte le pagine più belle dei momenti della nostra vita, ma gli stessi stadi hanno raccontato drammi e

gesti inconsulti da parte di chi, socialmente emarginatosi, ha trovato spazio per scaricare le proprie nevrosi e generato assurda violenza.

…ma anche le più brutte

E’ il caso di ricordare l’Heysel ed i tanti omicidi che sotto gli occhi di tutti hanno scritto brutte pagine di cronaca.

Sono alcuni casi che hanno in qualche modo funestato il calcio e la voglia della gente di trascorrere giornate felici all’insegna del tifo verso la propria squadra.

Salerno al centro della cronaca

E’ di pochi giorni fa quanto accaduto al tecnico del Pescara, Gianluca Grassadonia, ex giocatore della squadra campana e residente con la famiglia a Salerno, impegnato proprio contro la Salernitana, squadra in piena lotta per accedere nella massima divisione di A, questo quanto raccontato dalla moglie di Grassadonia: “Dopo cinque giorni di minacce e insulti alla nostra famiglia, la follia consumatasi questa sera è intollerabile. Nostra figlia appena diciottenne è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinche’ il papà capisca…Ci sembra chiaro, ora più che mai, che la nostra vita continuerà lontano da Salerno”.

E’ pur vero che oggi, per quanto riguarda gli accessi negli stadi (attualmente preclusi a tutti per la pandemia da Covid), le cose

sono cambiate rispetto al passato con controlli sempre più massivi da parte della forze dell’ordine e da parte delle singole società che,

per legge, devono garantire la sicurezza delle persone durante le manifestazioni sportive.

La tessera del tifoso garantisce l’accesso allo stadio

Si è arrivati alla tessera del tifoso per identificare ogni individuo che attraversa i tornelli di uno stadio per accedere allo spettacolo della partita di calcio.

Anche il contatto con il proprio beniamino, il campione di cui si era innamorati e di cui si seguivano le gesta, una volta era particolarmente difficile se non si seguivano fisicamente le tracce verso il centro tecnico per gli allenamenti oppure si comunicava attraverso la posta ordinaria, laddove soltanto pochi calciatori rispondevano ai propri estimatori.

Socializzare con i propri beniamini

Oggi invece attraverso i social è possibile comunicare nell’immediatezza con Insigne, Ibrahimovic, Chiellini e i tanti altri.

Anche questo modo di intendere il calcio è da ritenersi positivo se, però, non si distorce l’uso del mezzo.

Ed è proprio quello che è successo nell’immediato dell’incontro di calcio Fiorentina Napoli, vinto dai campani per 2 a 0 ed il cui risultato

ha permesso alla squadra di Gennaro Gattuso di poter proseguire la rincorsa alla qualificazione alla prossima Champions League.

Un pseudo tifoso della Juventus scrive su Instagram

Un tifoso della Juventus, attraverso Instagram, ha inviato un messaggio al portiere della Fiorentina, Pietro Terracciano:

“Quanto ti sei pappato per la partita venduta ai tuoi parenti napolecani? Spero almeno dal milione in su visto che dopo questa partita sparirai dal calcio professionistico…ora ti faccio una domanda…secondo te è stato giusto quello che hai fatto? Rovinarsi una “carriera” per far andare in Champions i tuoi compaesani che arriveranno ultimi nel girone?! Riflettici…ciao fallito.”.

E’ una sconfitta per tutti noi quanto scritto da questo pseudo tifoso della Juventus, significa che il calcio sta prendendo direzioni sbagliate e sta facendo maturare persone che con lo sport nulla hanno a che vedere.

Bisogna riprendere in mano la situazione

Allora c’è bisogno che tutti facciano mente locale e che si riprenda in mano la situazione prima che sia troppo tardi.

E’ necessario che ognuno faccia la propria parte, a cominciare dai vertici calcistici nazionali ed internazionali, da chi garantisce imparzialità durante le partite (arbitri, Var, Avar), dalle squadre e dagli stessi calciatori.

Il calcio è la cassa di risonanza di ciò che la società rappresenta e quindi, il richiamo è rivolto a tutti: miglioriamo il nostro modus vivendi

per far crescere nelle nuove generazioni personalità positive nel sociale e nello sport, soprattutto nel calcio, il gioco più bello del mondo.