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Ruud Krol parla del Napoli: “La rosa va rinforzata, ma c’è un calciatore molto forte. Su Osimhen…”

La difesa del Napoli

Ruud Krol parla del Napoli: “La rosa va rinforzata, ma c’è un calciatore molto forte. Su Osimhen…”

Una delle figure leggendarie del Napoli è stato sicuramente Ruud Krol, olandese di Amsterdam, classe 1949. Compagno di squadra di Joahn Cruijff nell’Ajax e nell’Olanda, nazionale che negli anni ’70 praticava il cosiddetto “calcio totale”. Krol ha ricoperto il ruolo di difensore laterale sinistro, ma successivamente, ha occupato il ruolo di centrale e ancora dopo quello di libero.

Ruud Krol al Napoli

Nella stagione 1980-81 allenatore del Napoli era Marchesi, voluto fortemente dall’allora presidente Corrado Ferlaino.

Nello staff c’è Antonio Juliano, ex calciatore partenopeo, capace di gestire il centrocampo azzurro in tempi diversi e con diversi calciatori di spicco che hanno onorato la maglia del Napoli.

E’ proprio Antonio Juliano che volando in Canada, a Vancouver, ingaggia Rudy Krol (strappandolo a Milan e Torino).

Il Napoli pagò 110 milioni per il prestito di sette mesi, ma il direttore Juliano riuscì a trattenerlo a Napoli per ben quattro campionati, a 800 milioni a stagione e un miliardo alla società canadese.

La stagione 1980-81

Una delle stagioni più stravaganti e particolari del Napoli è quella del 1980/81, ricordata come quella dello scudetto sfiorato con 38 punti, a -4 dalla Roma e a -6 dalla Juventus Campione d’Italia.

Krol indossa la fascia da capitano.

Il sogno scudetto si infrange però nella gara casalinga contro il Perugia (26 aprile 1981, 0-1, autogol di Ferrario) che estromette dalla corsa gli azzurri in modo incredibile.

Sempre al “San Paolo”, questa volta contro la Juventus, un’altra autorete (0-1 Guidetti), tronca definitivamente l’ultima speranza per gli azzurri di raggiungere i bianconeri in testa al campionato.

Fu quello l’anno del terremoto, con il rinvio della gara col Brescia.

Nonostante questo Krol riceve il premio di miglior straniero del campionato: Ferlaino e Juliano hanno avuto ragione!

Nella stagione successiva,1981/82, l’olandese Krol (27 presenze) lascia spesso la difesa per spingersi in avanti e il Napoli chiude al quarto posto, dietro Roma, Fiorentina e Juventus.

Krol e Bruno Pesaola

Nel campionato 1982/83, il Napoli di Pesaola si salva clamorosamente arrivando decimo con 28 punti a soli +2 dalla retrocessione.

Il Napoli ha grossi problemi in attacco e mister Pesaola impone a Krol (30 presenze) di non lasciare la difesa come era solito fare.

L’ultima stagione del colosso Krol a Napoli la chiude con sole 21 presenze, e dopo l’operazione al menisco, non torna più ad essere il calciatore ammirato da tutto il mondo.

Il Napoli richiama Marchesi, ma chiude solo al 12 posto, ad un solo punto da una retrocessione quasi certa, una salvezza ancora più risicata rispetto alla precedente.

La dichiarazione d’affetto di Krol al Napoli

Ruud Krol parla del Napoli

Prima di andarsene, dichiarò: “Napoli è stato un sogno bellissimo. Se non mi fossi rotto la gamba, sarei rimasto a vita”.

Oggi Krol ha 72 anni e si interessa ancora di calcio in particolare del suo Napoli ed ha rilasciato delle dichiarazioni al Corriere del Mezzogiorno: “Il Napoli ha avuto tanti infortuni ed è stato un campionato difficile per tutti. Per buona parte del torneo non ha avuto Osimhen, che è un ottimo giocatore. Prima l’infortunio alla spalla, poi il Covid, Insomma, non avere un attaccante titolare in campo per tanto tempo è stato un handicap. Ora il nigeriano darà il suo contributo in zona gol e sarà fondamentale. Il Napoli ha Di Lorenzo che è forte in difesa e Insigne. Non credo se ne priverà e disputerà un campionato di ottimo livello che vedrà il ritorno di grandi allenatori come Mourinho e Allegri, che possono dare qualcosa in più ma le rose vanno rinforzate comunque”.