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Napoli-Juve, quante emozioni al Maradona: K2 formato polaroid ed Anguissa da standing ovation – Le Pillole del Campionato del Napoli

Napoli-Juve ha sancito il primo vero abbraccio virtuale tra i 25.000 cuori azzurri di Fuorigrotta ed uno stadio vestito a festa che trasudava in ogni angolo emozioni vere. La firma di un pomeriggio magico è quella d’autore: prima Morata a complicare i piani partenopei, poi Politano di astuzia e tecnica ed ancora Koulibaly, quasi allo scadere, a rendere il Maradona una bolgia. Sì, il Maradona, che ha versato tante lacrime, in particolar modo nel prepartita. Ne parleremo tra pochissimo nelle pillole del campionato del Napoli!

Crisi di astinenza

Napoli-Juve è stata il pretesto perfetto per poter tornare a casa, che non è banalmente il luogo dove dormi la notte e mangi a pranzo ma il rifugio sicuro, lì dove ogni problema svanisce per 90′ e poco più e si trasforma in un’esperienza unica. E’ lì dove puntualmente vieni capito, amato, compreso da chi è accanto e neanche conosci ma sta vivendo le tue stesse sensazioni. Grandi, piccini, napoletani, tifosi del nord, dai luoghi più disparati del Mondo e d’Europa, tutti con gli stessi occhi lucidi e la voglia di divertirsi. Fa strano risentire le voci, i cori, gli applausi, l’entusiasmo che non è più quello costruito a tavolino dalle pay tv, fa strano non chiamarlo più San Paolo. Adesso è il “Maradona” e quando sono partite le note della nota canzone “La mano de Dios” vi assicuro che si è fatta fatica a trattenere le lacrime. Tutto il resto è storia nota (L’ANALISI), intanto, bentornati!

Con il numero 99…

E’ Napoli-Juve e l’entusiasmo è alle stelle, già a partire dalla lettura delle formazioni. Ospina, dopo giorni di ansie e tensioni finalmente ce la fa (LE ULTIME) ma, tra le scelte di Spalletti, la più attesa è quella di Frank Zambo Anguissa. Poretto, un nome destinato ad essere storpiato all’ombra del Vesuvio e che non ha aspettato per far sì che succedesse. Anguillà, Anghillà, Angissà, chi più ne ha, più ne metta. Il problema effettivamente è sulle spalle ma non per il cognome: il 99. Impossibile non pensare a lui, Arek Milik. Insomma, un destino segnato con l’incipit di chi deve assolutamente rimboccarsi le maniche e correre. Lui però lo fa comodamente in smoking e senza neanche una goccia di sudore. Recupera palla, corre, si vede in difesa, in attacco, fa pressing ed ha tantissime skills, a partire dal colpo di tacco. Clamoroso quello al 48′ con il quale ferma Morata in contropiede. Niente male come esordio, niente male come Napoli-Juve con quasi il 96% di passaggi riusciti (I DETTAGLI). E come scrive sui social: “Napoletano o no?” (IL TWEET) Direi proprio di sì, esame superato!

Il danno e la (mezza) beffa

C’è stato un momento, seppur rapido di Napoli-Juve, nel quale abbiamo pensato che le cose si fossero messe male. Inizio a ritmi altissimi della squadra di Spalletti, che al 10′, complice un disastro firmato Manolas-Ospina, spiana la strada a Morata che si avventa sul pallone e porta in vantaggio incredibilmente i bianconeri (LE PAROLE DI SPALLETTI). Qualcosa però è cambiato nella ripresa: nella mischia va Ounas ed il Napoli domina i successivi 45′ trovando il pari con Politano ed il bellissimo vantaggio. Perchè con un po’ masochismo la gioia è ancor più grande anche se cuore e fegato non ringraziano!

Cattura e scatta

E’ vero, lo spettacolo di Napoli-Juve dal campo era meraviglioso, così come riunirsi dopo mesi, ormai quasi 2 anni, con ben 25.000 tifosi tra le mura amiche. Quel momento epico lo ha compreso immediatamente Kalidou Koulibaly che al’85’ ha ben pensato di dedicare al Maradona il minuto più bello delle ultime settimane. Gol alle spalle di Szczesny, vantaggio sulla Juve e vittoria che si avvicinava inesorabilmente. Corsa, sorriso e via di selfie: l’occasione è troppo ghiotta, ancor di più con la fascia da capitano. “Ho visto i tifosi in curva, erano troppo belli. Volevo fotografare il momento, la vittoria è per loro che ci sono mancati per oltre un anno” (LE PAROLE).  Un’esultanza che passerà alla storia così come il momento azzurro: alla terza di Spalletti, in vetta alla classifica a punteggio pieno. E se chi ben comincia è a metà dell’opera…

Siamo quello che si fa non quello che si dice

Napoli-Juve in campo, Napoli-Juve fuori dal campo. Entrambe chiacchieratissime sin dalla vigilia con le tante polemiche riguardanti le Nazionali ed i numerosi forfait (I DETTAGLI), così come nello spogliatoio con il duro faccia a faccia tra Spalletti ed Allegri sul temperamento, secondo il tecnico bianconero, troppo vivace del collega azzurro (L’EPISODIO).  Certo è che Lucianone non può proprio lamentarsi dell’inizio del suo percorso all’ombra del Vesuvio e qualche saltino in più dopo i gol dei suoi lo merita a pieno. Non c’è tempo di crogiolarsi davanti ad una classifica che fa sorridere poichè giovedì si torna già in campo per l’esordio in Europa League. E se questo Napoli può sognare in grande, Spalletti resta con i piedi per terra: “Siamo quello che si fa, non quello che si dice”, mantra che forse forse, vale anche per Allegri. Intanto buon lunedì ed alla prossima delle pillole del campionato del Napoli!

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