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Ricomincia la scuola…alla faccia del Covid!

La scuola in Campania

Iniziativa “Vivo la Scuola”

Ricomincia la scuola…alla faccia del Covid!

E’ l’alba di un nuovo inizio quello della scuola italiana.

Domani riapre la scuola a Napoli

Domani in Campania si riprende con l’apertura degli edifici scolastici finalmente in presenza per la felicità di alunni, genitori, docenti

e di tutto il personale scolastico.

Si riapre tra mille problemi irrisolti, con l’avvicendarsi al governo della stessa di un nuovo Ministro, Patrizio Bianchi,

economista, laureato in scienze politiche con lode all’Università di Bologna, con la preoccupazione del distanziamento, delle mascherine e la paura di non essere immuni al contagio.

E’ praticamente una scommessa considerato che poco o nulla è stato fatto dalla fine del 2019, periodo in cui da Wuhan arrivavano le immagini scioccanti del primo Lockdown nel mondo.

La DAD preoccupa non poco

Si spera di poter trascorrere tanto tempo in presenza anche se la DAD è in agguato pronta a sostituire le strategie e la libertà d’insegnamento del docente.

La DAD, una strategia d’intervento anomala, non rientra nella logica d’intervento del docente, limita il confronto con gli allievi, praticamente limita la libertà nella scelta dei canali di distribuzione di informazioni, notizie, saperi, trasmessi in maniera empatica tra le persone.

Da domani ritorneranno le tante domande e le poche risposte che nella scuola ormai hanno fatto la storia dell’istruzione in Italia.

La scuola dev’essere rivalutata

La scuola pubblica dev’essere rivalutata alla luce dei nuovi ingressi di personale docente e non, tutti devono svolgere il loro ruolo per affermare principi importanti di questa primaria agenzia formativa che, da tempo, ha sostituito finanche la famiglia.

Si proponga un progetto che parta da presupposti reali, anche legati allo svecchiamento del personale; si faccia largo ai giovani nel rispetto di quanto gli anziani hanno fatto per la scuola.

…e ristrutturata

Si ponga la scuola come centralità nella crescita del paese e si affronti la sua ristrutturazione con le tante opportunità offerte da norme non più obsolete, ma aperte al cambiamento e alla crescita professionale ed umana degli individui.

Ritengo sia sempre difficile parlare della nostra scuola, impossibile farlo senza le giuste preoccupazioni per il futuro dei giovani e non senza emozionarsi.

Però il tempo che stiamo vivendo, la globalizzazione e la grande apertura verso l’Europa ed il mondo intero, non devono coglierci di sorpresa e lasciare la scuola italiana tra gli ultimi.

Si impone un cambiamento radicale, un modo diverso di intendere la scuola, un nuovo modo di gestione per tentare di risolvere

almeno le problematiche ricorrenti.

Per lo straordinario come al solito sarà un po’ più difficile.

Chi scrive rivolge un augurio a tutti, alunni, docenti, non docenti, genitori…Buon Anno Scolastico 2021-22.