Altra prova del nove superata: quanti altri esami si devono passare per accettare la grandezza di questo Napoli?
Difficile accettare (a quanto pare) la grandezza di questo Napoli: quanti altri esami devono superare gli azzurri affinchè l’ Italia si inchini alla forza di questa squadra?
Altra prova del nove superata: quanti altri esami si devono passare per accettare la grandezza di questo Napoli?
Il Napoli fa paura. Non per quello che esprime in campo, anellando prestazioni e risultati, ma per quello che lascia intendere la stampa italiana sempre troppo faziosa e poca oggettiva.
Tutti aspettano gli azzurri al varco, tutti attendono il primo scivolone che sicuramente arriverà, per la legge dei grandi numeri, ma che all’ ombra del Vesuvio, si spera, arrivi più tardi possibile.
Ogni gara, per i media, è un esame, una prova del nove da superare e che puntualmente i ragazzi di Spalletti superano. Anche ieri, in Europa League, per la stampa era l’ ennesimo esame. Gli esami, è vero, non finiscono mai e il Napoli l’ ha superato agevolmente, ma questo passa in secondo piano.
Difficile accettare la grandezza di questa squadra evidentemente. Non è altrettanto difficile però creare polemiche attorno ad essa.
Una volta è il furto delle auto a Spalletti e Demme, una volta è il rigore di Insigne, poi il contratto del capitano con squadre pronte a prenderlo fin da subito. E se tutto questo non scalfisce un gruppo granitico nella testa e nelle gambe ci si gioca il jolly: “E ma la Coppa d’ Africa a gennaio…”. Senza dimenticare che “le squadre di Spalletti crollano a febbraio…”
Il rumore dei nemici: il Napoli fa paura.
Per dirla alla Mourinho, prossimo avversario degli azzurri (chiamati, guarda un pò, all’ennesimo esame) si sente in sottofondo il rumore dei nemici.
Troppo difficile accettare che questo Napoli, lo stesso dello scorso anno, è cambiato. Troppo difficile accettare che Spalletti è un grande allenatore. Meglio (e più semplice) esaltare lo “stratega” Allegri che (con il classico aiutino) è in risalita ma senza convincere. E il Milan di Pioli? Quelli sì che sono forti, con i “vecchi” Ibra e Giroud come alfieri. E poco importa che il contratto di Kessiè sia in scadenza come quello di Insigne e che i risultati europei son quelli che sono.
Da questi piccoli (grandi) particolari che si capisce che il Napoli è grande e fa paura. Quando si ammetterà che gli azzurri sono davvero squadra da battere? Domanda (per ora) senza risposta.
Da queste parti poco importa, con questo giochino il Napoli è sempre lì e continua a starci meritatamente. Lasciate stare i complimenti, l’ importante è vincere e convincere. Quest’anno davvero sembra essere l’anno buono, più di altri anni.
Progettista meccanico con la passione per la lettura e per il calcio.
Innamorato della storia di Napoli Capitale e del Napoli.