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Spalletti in conferenza Stampa: “Risultato positivo per il Napoli, a Massa gli ho detto ‘bravo’ perchè lo pensavo”

Spalletti in conferenza Stampa: Confine sottile tra puoi vincerla e perderla

 

Queste le Parole del Tecnico del Napoli Luciano Spalletti dopo la sfida dell’Olimpico contro la Roma di Mourinho 

 

Spalletti Sul risultato della partita


“Il fatto di saper mantenere la testa lucida e di non lasciarsi trascinare l’entusiasmo che stiamo attraversando è fatto di maturità ulteriore. E’ uno step di crescita di quello che deve essere il comportamento in determinate partite. La gara è stata combattuta. Anche i cambi sono stati fatti da me e Mourinho per portare a casa il risultato pieno.

“Quello che è venuto fuori è un risultato che va accettato in maniera positiva da entrambe le squadre. È sottile il confine tra ‘La puoi vincere’ e poi tornare a casa con una sconfitta. Lì diventa difficile la gestione della settimana, quando torni a casa…

Gasperini oggi ha parlato di arbitri che devono dare delle spiegazioni

“Non entro nel merito di quello che dice Gasperini perchè non so cosa sia successo. So cosa è successo oggi. Sono andato a salutarlo, sono andato lì per dirgli ‘Bravo’ e gli ho battuto le mani. L’ho seguito proprio per farmi sentire che gli dicevo ‘Bravo’ e gli battevo le mani, perchè lo pensavo. Ha arbitrato una grande gara, non ho protestato mai durante la gara anche se c’erano due o tre episodi su cui protestare”.

Sui fischi dei tifosi della Roma 


“Me lo aspettavo, io so quello che ho fatto per questa squadra. Un giorno faremo chiarezza una volta per tutte su alcune questioni, ho amato questa squadra nelle due situazioni di Roma. Ho allenato dei calciatori splendidi che poi, da un punto di vista mio, sono esperienze che mi porterò sempre dietro. Di aver allenato gente come Totti, Florenzi, Salah, Rudiger, Maicon, tutta gente di altissimo livello. Possono dire quello che gli pare, quelle emozioni sono mie e non li faccio partecipi”.

Sulla capacità della squadra di avere una grande mentalità anche in una sfida difficile come quella dell’Olimpico

 

Diversi giocatori avevano giocato anche giovedì, farsi trovare così pronti è sintomo di squadre forti. Di ragazzi che molte cose le vanno a mettere a posto da soli perchè sono calciatori professionisti a tutto tondo. La squadra forte è questa qui, che riesce anche a rigenerare la forza in poco tempo. È una squadra che gioca per fare il risultato pieno, senza mai accontentarsi. Anche gli allenatori con i cambi hanno inserito attaccanti, a dimostrazione di volerla vincere. Sono soddisfatto di questa gara”.

 

Sull’importanza delle curve, cosa che manca al Maradona. Quanto può essere importante?

“È così, il calcio va giocato con lo stadio pieno e questi boati qui. Per andare a vincere le partite ed andare a creare uno spettacolo ancora più forte, bisogna saperci stare in queste situazioni. Per quelli che sono i prezzi per venire allo stadio, bisognerebbe tendere a far venire la gente allo stadio. Per quello che si è passato, per le famiglie non è facile comprare due biglietti in un mese”.

Sull’attacco?


“Siamo entrati dentro all’inizio, abbiamo passato un quarto d’ora dove non abbiamo gestito la palla poi si è normalizzato il tutto e siamo arrivato al nostro livello di calcio. Poi è vero che in alcune situazioni si poteva fare anche meglio, delle ipotetiche situazioni potevano essere portate a compimento ma poi ci sono anche gli avversari. Per noi non è stato facile andare a proporre la stessa qualità di gioco, darei più meriti alla compattezza delle due squadre”.