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Rapina a Ounas: il calciatore napoletano immobilizzato nel garage di casa sua. 4500€ il bottino.

Rapina a Ounas

Rapina a Ounas: il calciatore napoletano immobilizzato nel garage di casa sua. 4500€ il bottino.

Un brutto episodio di cronaca nera ha caratterizzato la vigilia di Milan Napoli. Prima della partenza della squadra per Milano, Adam Ounas è stato fatto oggetto di una rapina. Il giocatore algerino è stato immobilizzato e rapinato nel garage di casa.

Era rientrato da Castelvolturno, di ritorno dall’allenamento, quello di rifinitura che di solito accompagna le vigilie delle partite, quando

Adam Ounas, intorno alle 13.30 è stato rapinato da due uomini a bordo di uno scooter.

La prima ricostruzione della rapina parla di due individui su una vespa, con cappelli fino agli occhi e mascherina, armati di pistola.
La Vespa sembra fosse ferma dall’altra parte della strada, in via Stazio quartiere Posillipo.
I due malviventi hanno aspettato il giocatore sotto casa e l’hanno seguito all’interno del garage.
Qui Adam sarebbe stato immobilizzato e costretto a consegnare contanti, orologi e preziosi, per un valore stimato di circa 4500 euro.
Le forze dell’ordine, allertate dallo stesso Ounas,  hanno immediatamente avviato le indagini per accertare la dinamica dei fatti e identificare
i responsabili.
Nonostante la disavventura che l’ha scosso, Ounas si è regolarmente unito ai compagni per la trasferta di domenica sera a San Siro contro il
Milan.

Due mesi fa altri episodi violenti contro il Napoli

Due mesi fa alcuni malviventi avevano rubato le auto di Demme mentre era in uso alla moglie (Fiat 500 Abarth) e Spalletti (Fiat Panda).
I furti non erano collegati e quei modelli sono tra i più ricercati dai ladri.
L’allenatore aveva minimizzato la vicenda pochi giorni dopo in conferenza: “Questo episodio non cambia il mio giudizio sulla città. Per gioco
ho controllato cosa succede in Italia e si rubano circa 100 mila vetture all’anno, 300 al giorno. Non capisco quindi perché si voglia aprire
una parentesi per Napoli”.
Rimane comunque un gesto deprecabile, pericoloso nel caso in cui si accerti la natura dell’arma che se vera avrebbe potuto portare a
conseguenze inimmaginabili.
Comunque i responsabili hanno le ore contate, visto che le indagini in corso stanno stringendo il cerchio intorno ai sospettati.