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De Laurentiis era intenzionato a fermare il campionato e a far rinviare Juve- Napoli

De Laurentiis su Spalletti
Retroscena di Repubblica: De Laurentiis avrebbe provato a fermare il campionato e a far rinviare Juve-Napoli

Secondo quanto riporta Repubblica alla vigilia della partita De Laurentiis era intenzionato a fermare il campionato salvo poi arrendersi e concedere l’ok.

L’esito – come ben sappiamo – è che alla fine il match, nonostante le diatribe, si è disputato regolarmente ed è terminato in pareggio (1-1).
Il Presidente De Laurentiis a fine gara ha commentato su Twitter e fatto i complimenti alla squadra per la prestazione. Di seguito le parole riportate del Presidente: 

“Grazie alla squadra, grazie a tutto lo staff, grazie a Spalletti che anche da lontano ha mandato messaggi importantissimi ai suoi ragazzi. Con tutte le assenze che ha avuto, il Napoli dimostra di essere una vera squadra da battere!”

Le polemiche ovviamente non sono mancate soprattutto per quanto concerne la decisione del Napoli di schierare in ugualmente in campo Zielinski, Lobotka e Rrahmani, visto che erano risultati negativi al tampone fatto nella stessa mattina.

I tre giocatori azzurri sono stati fermati dall’Asl Napoli 2 in quanto avendo avuto contatti stretti con positivi e che, pur vaccinati, non si sono sottoposti alla dose booster (terza dose) e la cui vaccinazione con seconda dose sia avvenuta da piu’ di 120 giorni.
I tre calciatori, quindi, in caso di contatto con positivo avrebbero dovuto osservare un periodo di quarantena.

A tal proposito L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riferisce che vi è il rischio di sanzioni per i tre giocatori del Napoli

Nessuna sanzione sportiva si applicherà invece per il Napoli, ma solo una sanzione  amministrativa per i tre giocatori. Di seguito le parole riportate dal quotidiano sportivo 

“Il Napoli – dopo aver consultato i propri legali e medici – ha ritenuto corretto schierarli perché in linea con la quarantena “soft” istituita dalla Federcalcio nel giugno 2020 e ancora valida. Che consente agli atleti il percorso casa-lavoro, dunque allenarsi e giocare (e infatti ieri sera nessuno ha parlato per evitare contatti). A questo punto i tre rischiano una sanzione amministrativa, ma sotto il profilo sportivo nulla, perché appunto la federazione non fa questo tipo di distinzione”.