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Plusvalenze Napoli: rischio deferimento per la società. Quattro trasferimenti sospetti

Osimhen Napoli

Plusvalenze Napoli: rischio deferimento per la società. Quattro trasferimenti sospetti

La Gazzetta tratta la questione delle plusvalenze ora che è arrivata la chiusura indagini sul primo filone delle plusvalenze “sospette”.

C’è da tremare per undici club di serie A che rischiano il deferimento per le plusvalenze sospette.

Operazione plusvalenza, non è una sconosciuta!

Un’operazione conosciuta dalle società di calcio per “gonfiare” la differenza di prezzo, tra quello d’acquisto e quello di vendita, incidendo così, positivamente sul

bilancio.

Le società ritengono molto importante fare una plusvalenza quando si vende un calciatore ad una squadra avversaria, specialmente da quando è stato introdotto il

Fair Play Finanziario che obbliga le società stesse a mantenere in ordine i bilanci.

Ovviamente chi gestisce una società sa come fare una plusvalenza quando vende un calciatore.

Ecco come: per un calciatore acquistato a 30 milioni di euro e con un contratto di cinque anni, vengono ammortizzati 6 milioni di euro ogni anno.

Si considera poi, solo il costo degli stipendi

In caso di rinnovo dopo la scadenza, quindi, il calciatore non peserà più sul bilancio della società (se non per il costo degli stipendi).

Da ciò si evince che la formula per il calcolo è: quota ammortamento annuale: valore del cartellino/anni di contratto.

La prima cosa da fare quando si calcola la plusvalenza è quella di sottrarre l’ammortamento totale (moltiplicando quindi la quota di ammortamento annuale per gli anni in cui è stato sotto contratto con la società prima della cessione) dal costo di acquisto del calciatore (nel quale sono comprese anche eventuali commissioni per intermediari o procuratori che hanno favorito l’affare).

Così facendo si ottiene quindi il valore del giocatore che ancora pesa sulla società: è questo che va sottratto dal costo di vendita per capire qual è l’importo della plusvalenza.

Spesso la plusvalenza è regolare

Ecco perché, nel caso in cui una società abbia ammortizzato tutto il costo di acquisto, allora la plusvalenza coincide con l’importo della cessione.

Riassumendo, per calcolare la plusvalenza bisogna utilizzare la seguente formula: incasso cessione – (costo acquisto – quota ammortamento totale).

Ora la questione parrebbe legale, se qualche squadra non esagera nel “gonfiare” la plusvalenza.

Ebbene qualcuno lo ha fatto ed ora risultano essere undici i club di Serie A che rischiano il deferimento per la vicenda delle Plusvalenze sospette.

Plusvalenze Napoli

Costi e prezzi gonfiati possono determinare l’illecito

Lo scrive dettagliatamente l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: “Con la Juve l’avviso è arrivato in Serie A anche a Napoli, Empoli, Sampdoria e Genoa, in Serie B a Pisa e Parma, e in Lega Pro a Pescara e Pro Vercelli. Nell’elenco ci sono anche Novara e Chievo, escluse l’estate scorsa dal campionati pro’. Attenzione, non si tratta di deferimenti ma di un rischio di deferimenti. Ora le società hanno 15 giorni di tempo per consegnare le loro memorie difensive ed eventualmente chiedere di essere ascoltate”.

Per la società di De Laurentiis, finiscono nel mirino quattro trasferimenti al Lilla di calciatori (Karnezis, Manzi, Palmieri, Liguori) nell’ambito dell’operazione che ha portato in azzurro Victor Osimhen.

Gli affari riguardano tre stagioni sportive: 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021.

Anche la Juventus è una delle 11 società che hanno ricevuto l’avviso dalla Procura federale.

Il club bianconero specifica che gli esercizi coinvolti sono quelli del 2018-19, 2019-20 e 2020-21 e che, una volta effettuato l’accesso agli atti, confida di dimostrare la correttezza del proprio operato.

Si tratta dell’inchiesta nata dalla relazione della Covisoc, che si era mossa in parallelo pure con la Consob, visto che la Juve è un club quotato in Borsa, e che aveva portato alla segnalazione alla Procura Federale di 62 scambi “sospetti”.