Atalanta-Napoli: tifosi aggrediti dagli atalantini all’uscita dallo stadio
Atalanta-Napoli: tifosi aggrediti dagli atalantini all’uscita dallo stadio
Atalanta-Napoli: tifosi aggrediti dagli atalantini all’uscita dallo stadio. Padre e figlio aggrediti da nove persone che li hanno presi a calci e ceffoni.
Secondo un’esclusiva di SpazioNapoli due persone, padre e figlio, sono stati aggrediti all’uscita dallo stadio di Bergamo dopo la partita tra Atalanta e Napoli.
La persona ha raccontato l’accaduto e l’aggressione.Ā Di seguito le parole riportate:
āIo e mio padre, entrambi super tifosi del Napoli, volevamo vedere il match tra Atalanta e Napoli al Gewiss Stadium. Non avendo trovato posti nel settore ospiti, abbiamo deciso di acquistare i biglietti nellaĀ Curva Sud Morosini, la curva a fianco al settore ospiti.
Sono andato allo stadio con laĀ maglietta del Napoli, ma lāhoĀ nascostaĀ per non correre nessun rischio, essendo tra i tifosi dellāAtalanta.Ā Durante la partita ĆØ andato tutto liscio, la mia maglietta era ben nascosta e non ho esultato a nessun gol degli azzurri.Ā In curva, per tutta la durata della partita, i tifosi dellāAtalanta ne hanno urlate di tutte i colori ai napoletani, chiamandoliĀ āterroni di me**aāĀ e facendo ululati paragonandoci alleĀ scimmie.
Finita la partita, io e mio padre siamo usciti dallo stadio e siamo andati a mangiare in unĀ fast food nei pressi della curva. Dopo unāoretta, siamo usciti dal locale e ci stavamo incamminando per far ritorno verso casa. Sembrava tutto tranquillo, ma da lƬ a poco ĆØ successo di tutto.
Uscito dallo stadio, avevo tolto la felpa perchĆ© sentivo molto caldo e avevo solo un piumino. Da sotto il piuminoĀ si intravedeva la maglia del NapoliĀ che mi ha condannato. Dallāaltro marciapiede,Ā otto/nove tifosi dellāAtalanta, tutti incappucciati e vestiti di nero, hanno iniziato a correre verso di me e urlare āTerrone vieni qua che ti rompiamo il culoā.
Il ācapobrancoā ĆØ venuto da me e, con molta calma, mi ha dettoĀ āma state scherzando che girate con questa maglietta per la nostra cittĆ ?ā.Ā Noi siamo rimasti zitti, non sapevamo cosa fare. Mio padre si ĆØ solo permesso di scusarsi e ha detto che ce ne stavamo andando.Ā Il capobranco mi ha detto di togliermi il giubbotto e levarmi dai cogl**ni. Gli altri nel frattempo ci insultavano e ci davano della feccia della societĆ .
Sembrava esser tutto finito, loro se ne stavano andando e noi ci stavamo incamminando verso la stazione.Ā Lāultimo del branco perĆ² ha ben deciso di girarsi eĀ prenderci a calci. Noi siamo riusciti a schivarli, ma io sono stato colpito con unoĀ schiaffone in faccia.Ā Ho ancoraĀ lāocchio sinistro molto gonfio.
Mio padre avrebbe voluto reagire, si ĆØ sentito molto piccolo nel vedere suo figlio aggredito. Lāho fermato perchĆ© non sapevamo cosa potevano avere nelle tasche. Mi ritengo fortunato di aver preso solo uno schiaffo e qualche calcio.Ā Come ho detto anche a mio padre,Ā il dolore dello schiaffo se ne andrĆ , ma i tre punti del Napoli resterannoā
Studente universitario.
Aspirante pubblicista.
Tifoso del Napoli e amante della storia del calcio.