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Atalanta-Napoli: tifosi aggrediti dagli atalantini all’uscita dallo stadio

Ultras manifestazione 6 giugno

Atalanta-Napoli: tifosi aggrediti dagli atalantini all’uscita dallo stadio

 

 

 

 

 

 

Atalanta-Napoli: tifosi aggrediti dagli atalantini all’uscita dallo stadio. Padre e figlio aggrediti da nove persone che li hanno presi a calci e ceffoni.

 

 

 

Secondo un’esclusiva di SpazioNapoli due persone, padre e figlio, sono stati aggrediti all’uscita dallo stadio di Bergamo dopo la partita tra Atalanta e Napoli.
La persona ha raccontato l’accaduto e l’aggressione.Ā Di seguito le parole riportate:

ā€œIo e mio padre, entrambi super tifosi del Napoli, volevamo vedere il match tra Atalanta e Napoli al Gewiss Stadium. Non avendo trovato posti nel settore ospiti, abbiamo deciso di acquistare i biglietti nellaĀ Curva Sud Morosini, la curva a fianco al settore ospiti.

Sono andato allo stadio con laĀ maglietta del Napoli, ma lā€™hoĀ nascostaĀ per non correre nessun rischio, essendo tra i tifosi dellā€™Atalanta.Ā Durante la partita ĆØ andato tutto liscio, la mia maglietta era ben nascosta e non ho esultato a nessun gol degli azzurri.Ā In curva, per tutta la durata della partita, i tifosi dellā€™Atalanta ne hanno urlate di tutte i colori ai napoletani, chiamandoliĀ ā€œterroni di me**aā€Ā e facendo ululati paragonandoci alleĀ scimmie.

Finita la partita, io e mio padre siamo usciti dallo stadio e siamo andati a mangiare in unĀ fast food nei pressi della curva. Dopo unā€™oretta, siamo usciti dal locale e ci stavamo incamminando per far ritorno verso casa. Sembrava tutto tranquillo, ma da lƬ a poco ĆØ successo di tutto.

Uscito dallo stadio, avevo tolto la felpa perchĆ© sentivo molto caldo e avevo solo un piumino. Da sotto il piuminoĀ si intravedeva la maglia del NapoliĀ che mi ha condannato. Dallā€™altro marciapiede,Ā otto/nove tifosi dellā€™Atalanta, tutti incappucciati e vestiti di nero, hanno iniziato a correre verso di me e urlare ā€œTerrone vieni qua che ti rompiamo il culoā€.

Il ā€œcapobrancoā€ ĆØ venuto da me e, con molta calma, mi ha dettoĀ ā€œma state scherzando che girate con questa maglietta per la nostra cittĆ ?ā€.Ā Noi siamo rimasti zitti, non sapevamo cosa fare. Mio padre si ĆØ solo permesso di scusarsi e ha detto che ce ne stavamo andando.Ā Il capobranco mi ha detto di togliermi il giubbotto e levarmi dai cogl**ni. Gli altri nel frattempo ci insultavano e ci davano della feccia della societĆ .

Sembrava esser tutto finito, loro se ne stavano andando e noi ci stavamo incamminando verso la stazione.Ā Lā€™ultimo del branco perĆ² ha ben deciso di girarsi eĀ prenderci a calci. Noi siamo riusciti a schivarli, ma io sono stato colpito con unoĀ schiaffone in faccia.Ā Ho ancoraĀ lā€™occhio sinistro molto gonfio.

Mio padre avrebbe voluto reagire, si ĆØ sentito molto piccolo nel vedere suo figlio aggredito. Lā€™ho fermato perchĆ© non sapevamo cosa potevano avere nelle tasche. Mi ritengo fortunato di aver preso solo uno schiaffo e qualche calcio.Ā Come ho detto anche a mio padre,Ā il dolore dello schiaffo se ne andrĆ , ma i tre punti del Napoli resterannoā€œ