Atalanta-Napoli, un cocktail di emozioni e tre punti a Bergamo tra l’esordio da standing ovation di Zanoli, papà Dries ed il solito razzismo – Le Pillole del Campionato del Napoli
Atalanta-Napoli ha regalato agli azzurri non solo tre punti importantissimi per la classifica ma soprattutto enorme fiducia a tutto l’ambiente, confermando il grande stato di forma e di entusiasmo dell’undici di Spalletti
Atalanta-Napoli ha visto un avvio importante degli orobici con il Napoli che sblocca il risultato con un rigore trasformato magistralmente da Lorenzo Insigne e trova il raddoppio alla mezz’ora con il tapin di Politano su scherma da punizione, calciata ancora dal capitano. Poi, nella ripresa, accorcia di testa De Roon e chiude i conti il neo entrato Elmas nel finale. Parte la festa partenopea al Gewiss Stadium con una prova di forza di Ospina e soci. Ma non solo le curiositè dal campo: le voci dei protagonisti e tutte le novità della settimana nelle Pillole del Campionato del Napoli!
Papà Dries
Durante la vigilia di Atalanta-Napoli hanno visto farsi spazio due protagonisti. Il primo ha occhi furbi, veste sulle spalle una maglietta azzurra con il numero 14 e si fa chiamare Ciro. Il secondo Ciro si chiama davvero, per la precisione Ciro Romeo, ha appena 9 giorni ed è super amato da mamma Kat, papà Dries e da una città intera. Ebbene sì, Mertens è diventato papà ed ha mantenuto la tacita promessa con la tifoseria, quella di chiamare suo figlio proprio così come viene soprannominato dai supporter, con quel nomignolo che sottolinea abilmente il suo legame con il Napoli e le sue nuove radici azzurre. E pardonnez moi, ho sempre pensato che non accadesse mai. A chiamarlo in causa anche mister Spalletti che alla vigilia lo stuzzica: “Deve dimostrare a Ciro Romeo ed a me di che pasta è fatto, facendomi pentire delle volte che non l’ho schierato” (LE SUE PAROLE). Detto fatto, gran bel voto in pagella.
Esordio da impazzire
Atalanta-Napoli è stata anche dalla C alla A in un batter di ciglia. Sembra il titolo di un libro ed invece è la giusta sintesi degli ultimi mesi del giovanissimo Alessandro Zanoli, terzino partenopeo classe 2000, chiamato in causa da Spalletti come vice Di Lorenzo. Molto per necessità ed un po’ meno per scelta, è stato attenzionato ormai da tempo dal tecnico partenopeo, che lo ha aggregato alla prima squadra per lavorare sui meccanismi, tecnica e garra. “Sei pronto, sei bravissimo, fai quello che sai fare” gli disse quando è entrato, quasi a freddo contro l’Udinese, dopo il forfait per infortunio del soldatino Di Lorenzo. Ed Alessandro ha risposto presente, conscio di giocarsela per un posto da titolare anche nel big match con l’Atalanta. Ha sbaragliato la concorrenza ma soprattutto, ha meritato la standing ovation con una gara davvero importante. Doppia fase attenta, precisione, sacrificio ed un ruolo importante in fase di costruzione dei gol. Insomma, sembra proprio che il Napoli il terzino del futuro ce l’abbia in casa. Rivelazione.
11 metri di felicità
Diciamoci la verità, un po’ c’eravamo spaventati per l’inizio di Atalanta-Napoli con i padroni di casa a tambur battente e le urla di Spalletti ai suoi, chiedendo di entrare in partita. Poi al 10′ Mertens viene atterrato da Musso in area piccola e dopo 300′ di check e Var da parte dell’arbitro Di Bello, è stato concesso il penalty. Senza chiedere come sempre il permesso a nessuno, Lorenzo Insigne prende il pallone sotto il braccio. Vabbè, oggi non è giornata, c’amma ‘ntussecà, è il pensiero comune di un’intera tifoseria. Ed invece il capitano stupisce tutti, calciando un rigore incrociato, potente, semplicemente perfetto. Undici metri di felicità che propiziano la scalata azzurra al successo, perchè adesso non ci si nasconde più. Parola di capitano (L’INTERVISTA DI INSIGNE).
Esterni da ‘sogno’
Diciamoci ancora un altro po’ la verità, anche dopo il gol di Insigne Atalanta-Napoli ha continuato a preoccuparci, con gli orobici che hanno macinato gioco senza però preoccupare troppo la retroguardia partenopea. A far tirare un sospiro di sollievo ai sofferenti supporter partenopei, è stato Matteo Politano che di ritorno da una drammatica esperienza con la Nazionale, ha tanta voglia di riscattarsi. Non una delle sue migliori partite di sempre ma sicuramente uno dei gol più pesanti, di tapin dopo la punizione magistrale di Insigne. Parole di carica (LEGGI L’INTERVISTA) per tutto il gruppo, che persino dalla panchina sa fare la differenza. Ben lo sa Elmas che nel finale entra e segna, salvando le coronarie di tutti da morte certa. Che esterni da sogno.
Ora basta
Dopo aver analizzato Atalanta-Napoli, avremmo voluto parlare delle belle parole di Spalletti nel post gara (LEGGI LA CONFERENZA)e delle assurde tecniche di memorizzazione del nome del probabile nuovo acquisto azzurro Khvicha Kvaratskhelia (LA NOTIZIA). Eppure, siamo costretti a parlare dell’ennesimo episodio di razzismo, ancora una volta ai danni di Kalidou Koulibaly reo, per un frangia di “tifosi” orobici, non solo di avere la pelle nera ma anche di essere forte, troppo forte (L’EPISODIO). Epiteti che fanno male, che sottolineano ancora una volta di quanto questa piaga sia ben insita e si faccia sempre più fatica a debellarla. Ora però basta: videocamere ed ogni mezzo per individuare i singoli soggetti ed isolarli, non solo dallo stadio ma dal calcio e dallo sport. E forza Kalidou, tu sei più forte di tutto questo odio! Alla prossima con le pillole del Campionato del Napoli!
Alessia Bartiromo
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Testarda, imprevedibile, caparbia e passionale. Con la “testa nel pallone” ed i piedi in uno stadio.