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Napoli-Fiorentina ed il consueto harakiri tra un gol per Ciro Romeo, Osimhen oasi nel deserto e la speranza che non muore – Le Pillole del Campionato del Napoli

Napoli-Fiorentina allo scadere sembra l’ennesima occasione sprecata per il sogno azzurro, forse l’ultima ma che al 90′ di Torino-Milan si ĆØ trasformata in una speranza che non muore mai

Napoli-Fiorentina non ĆØ stata assolutamente priva di emozioni: dopo il vantaggio di Gonzalez alla mezz’ora, Mertens neoentrato nella ripresa pareggia i conti fino alla doppia doccia fredda viola con le reti di IkonĆØ e Cabral. A parte i due inizi di tempo, prestazione non convincente da parte dei partenopei che mancano a centrocampo, non sfruttando al meglio un Osimhen in grande forma ma che, di consueto, brancola nel buio pur segnando all’84’. Ma non solo questioni di campo: le voci dei protagonisti e tutte le curiositĆ  della settimana partenopea nelle Pillole del Campionato del Napoli!

Castel Lourdes

Napoli-Fiorentina preoccupa giĆ  alla vigilia, quando da Castel Volturno, ormai rinominato per l’occasione Castel Lourdes date le notizie che arrivano, non tira aria buona. “Nun ve preoccupate, tanto ritorna Osimhen”, si ascoltava tra i tifosi, che cercavano di esorcizzare al meglio in settimana il doppio impegno interno in 8 giorni contro la viola e la Roma. Ed ecco, come nei peggiori film tragicomici, che il bollettino di allenamento non concede spazio a gioie: febbre per Rrahmani e problema muscolare per Victor, che si ferma. ChissĆ  per quanto. La notizia in pochi minuti fa il giro del web, del mondo, anche degli scongiuri, peer cercare di salvare il salvabile. Poi, un post su Instagram scuote i cuori partenopei: “Tranquilli, ci vediamo domenica in campo!” (LEGGI LE PAROLE) Parola di supereroe, detto fatto e gol all’84’.

Il gallo si spreme e la gallina fa l’uovo

Napoli-Fiorentina ĆØ una costante percussione roboante ed in 13′ finisco persino un’intera pagina del mio taccuino scrivendo le prodezze di Mario Rui tra anticipi, tackle e gol annullati. Tutto regolare, almeno fino al 28′ quando conto almeno otto occasioni partenopee ed un gesto dell’arcobaleno dalla panchina viola per mimare il movimento di scambio palla tra Insigne e Politano. Suggerimento che Nico Gonzalez sfrutta alla perfezione, lasciando Koulibaly a terra e Politano esterrefatto al fianco di Ospina (LE PAROLE DI NICO GONZALEZ). Vantaggio degli ospiti e Maradona che alza i decibel. Peccato, perchĆØ se ĆØ il Napoli che gioca ma non tira, gli avversari contenendo e con il solito contropiede poi segnano.

Ovazione

C’ĆØ una Napoli-Fiorentina da ribaltare e ben lo sa Spalletti che prova ad inizio ripresa la mossa della disperazione: fuori Fabian impercettibile e dentro Mertens. Gli bastano 2 minuti e poco piĆ¹ per confezionare la piĆ¹ bella ed emozionante delle reti: non solo per tenere in gara ancora i partenopei con gran merito o per la pregevole fattura del tiro che beffa Terracciano ma soprattutto perchĆØ, per la prima volta in 15 giorni di vita, al Maradona c’era Ciro Romeo. Gol dedicato a lui ma anche ai tifosi che, appena entrato, gli hanno dedicato, a prescindere, una splendida standing ovation. Insomma, esperimento della doppia punta riuscito che meriterebbe un po’ piĆ¹ spesso quella splendida spavalderia Spallettiana…ed ĆØ proprio il mister a confermarlo (LA CONFERENZA). Nel dubbio, sempre forza Ciro, ormai per due.

Al cardiopalma

Napoli-Fiorentina al 59′ recita sul doppio tabellone del Maradona 1-1. Ma le emozioni sono tutt’altro che finite ed anche Italiano proprio scarso con i cambi non lo ĆØ. Dentro IkonĆØ che con un impeto di invidia, decide di essere ancor piĆ¹ veloce di Mertens nel segnare: ci metterĆ  pochissimi secondi e via, con Mario Rui e Zanoli intenti a guardare le mosche, concretizza una ripartenza perfetta beffando Ospina. Ma se il diavolo ci mette le pentole e non i coperchi, sarĆ  il minuto 71′ il piĆ¹ cattivo. Questa volta ĆØ Cabral a spegnere gli entusiasmi ed i sogni azzurri in poche mosse (LA SUA ANALISI), con Lobotka che scivola e Rrahmani che perde palla a centrocampo. A nulla servirĆ  Osimhen nel finale che accorcia ancora le distanze ma ormai, il tempo scorre ed ĆØ sovrano. Una disfatta, l’ennesima, al Maradona e Napoli che si lecca le ferite, richiudendo i suoi sogni nel solito cassetto. Forse ancora semiaperto.

La speranza ĆØ l’ultima a morire

Quante ne ho lette e sentite alla fine di Napoli-Fiorentina, cosƬ tante che ĆØ impossibile riportarle. Nella mia mente perĆ², continuava a risuonare un’idea: “Nessuna tra Inter e Milan le vince tutte fino al termine della stagione”. E per quanto sia un po’ di parte come concetto, resta assolutamente obiettivo e reale. Questa voce si ĆØ fatta poi insistente verso le 23 quando ho scorto con attenzione il risultato finale di Toro-Milan: 0-0. Un impeto di rabbia mi ha pervaso e mentre con le amiche si parlava di cucina, uomini e viaggi, ho bofonchiato un’altra frase: “Potevamo essere al primo posto, soli. POTEVAMO ESSERE AL PRIMO POSTO!” Ero in un ristorante troppo chic per sclerare ed ho rifissato la classifica: Milan 68, Inter 66 con una gara in meno, Napoli 66. “PerchĆØ giocano sempre a sfasciare tutto? Con sei gare ancora da giocare, il Napoli, potenzialmente, sarebbe comunque restato ancora in corsa, almeno sulla carta” ho ripensato. Poi mi sono guardata intorno, ho ricordato il mio panino ormai freddo ed ho sorriso. SƬ, il destino premierĆ  chi avrĆ  piĆ¹ coraggio: anche se oggi ĆØ mancato ma ce ne sono altre sei per il riscatto. Alla prossima con le Pillole del Campionato del Napoli!

Alessia Bartiromo
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