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Spezia Napoli, Spalletti: “Scontri allo stadio nonostante le famiglie… non è una cosa bella”

Spezia Napoli, Spalletti: “Scontri allo stadio nonostante le famiglie… non è una cosa bella”

Mister Spalletti su Koulibaly? “Club sa cosa penso. E su Kvaratskhelia e Mertens…”

La prima domanda nasce spontanea al tecnico napoletano per ciò che è successo sul campo spezzino nel primo tempo e che ha indotto l’arbitro a sospendere la partita per più di 10 minuti. Ecco le parole di Spalletti: “Scontri iniziali? Bisogna sempre valutare chi c’è allo stadio, che ci sono famiglie e non si possono far vedere degli episodi del genere. È una cosa che ci spacca il cuore, non è quello il modo giusto. Lo stadio serve a tutti per divertirsi e passare un bel pomeriggio e tifare. Si sono viste cose belle, come a Bergamo che sono usciti dall’Europa e i tifosi hanno festeggiato la squadra. Così come a Genova, che i tifosi hanno sostenuto la squadra nonostante la retrocessione. Quello è il modo giusto”.

Koulibaly 90′ in campo: è un segnale al club?

“Il club sa bene cosa penso su Koulibaly. Ci sono calciatori che hanno cose differenti. Difficile creare il sentimento che ha lui per questa squadra, la stessa professionalità. Rimetterle in un altro calciatore non è facile, quando è arrivato non era questo. I buoni calciatori si comprano, i leader si creano con il lavoro nel tempo”.

Un giudizio sui suoi ragazzi in campo

“Quelli che erano in campo vanno tutti elogiati. Quando si è professionisti si prova a vincere tutte le partite, si va forte negli allenamenti perchè sennò si è dilettanti, ed è un’altra cosa. Siamo professionisti in una città come Napoli, di passione veramente forte. Arrivare così e fare una gara del genere vuol dire che si sono allenati bene, qualcuno di questi senza mai giocare. Questo vuol dire che si ha a che fare con dei ragazzi seri”.

Oltre a perdere Insigne il Napoli farà a meno anche di Mertens?

“Il Napoli deve mantenere questa qualità tecnica, dalla fase offensiva si creano i presupposti per andare a far gol. Quello che ha l’invenzione dal nulla, i geni di questo calcio sono da preservare e servono in tutte le squadre. Insigne parte, ma la società si è aggiudicato un calciatore simile come Kvaratskhelia, con quelle caratteristiche. Poi bisognerà vederlo nel nostro campionato. Mertens? La storia parla per lui, quello che ha prodotto per questa squadra dice che lui è un leader, di cui il calcio ha bisogno per far cose importanti. Quando parlo di forza non dico che serva per fare il tiro alla fune, si parla di forza strutturale ma anche di esplosività”.