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Koulibaly Napoli, discorso ancora aperto, il senegalese vuole restare  

Napoli a Dimaro

Koulibaly Napoli, discorso ancora aperto, il senegalese vuole restare

La Repubblica esplicita, sulle sue colonne, la situazione di Kalidou che, innamorato di Napoli, ha dato incarico al suo entourage di trovare un accordo

con De Laurentiis.

Vorrebbe chiudere la carriera nella città di Partenope e i contatti con Ramadani sono alquanto fitti.

Ecco la situazione rappresentata da la Repubblica:

Kalidou Koulibaly e il Napoli, avanti insieme? Sì, è ancora possibile, la trattativa per il rinnovo è tutt’altro che saltata. Almeno stando a quanto raccontato

dall’edizione odierna de La Repubblica, secondo cui il difensore senegalese vuole restare in azzurro e diventarne il capitano:

-Attualmente l’ingaggio è di 6 milioni di euro e Aurelio De Laurentiis ha proposto un quadriennale da 3.5 milioni a stagione. Il difensore ama Napoli e il suo desiderio è quello di terminare la carriera con la maglia azzurra, ma il patron deve arrivare a toccare – bonus compresi – almeno i 5 milioni. L’agente è in stretto contatto con il Napoli e un colloquio diretto tra De Laurentiis e Koulibaly ci sarà al rientro del calciatore dalla vacanza”.

Dunque, nulla è dato per scontato nei rapporti tra il Napoli e Koulibaly.

Il difensore centrale sente che il suo apporto alla squadra è fondamentale, è lui l’anima del progetto di De Laurentiis che avrà piacere di consegnare a Luciano Spalletti una squadra forte in difesa con la presenza di Kalidou, Rahamani, e sulle fasce con Di Lorenzo e Olivera.

Partiamo quindi dal basso e vediamo cosa si riuscirà a costruire in questi giorni,a cominciare dal modulo di gioco che Spalletti darà alla squadra e che, con la presenza di Osimhen in attacco, non può prescindere dall’impostare il gioco sul nigeriano.

Sarà 4-2-3-1, oppure il 4-3-3, o ancora il 4-4-2? Forse la prima scelta sarà quella imperniata sulla mediana a 2 con i 3 centrocampisti avanzati, di  cui uno farà da sottopunta, soltanto in questo modo sarà referenziato il lavoro di Osimhen.

Oppure, al massimo, il 4-3-3 con il centrattacco a girovagare per tentare di trovare l’imbucata giusta.

I giochi sono aperti, anzi non sono neanche iniziati.