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Giordano: Se penso che Dybala è disoccupato è chiaro che nessuno si mette a ridere

A Radio Marte nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Antonio Giordano, giornalista

 “5 luglio 1984 cosa facevo? Vivevo le emozioni di riflesso perché mio suocero è stato un grandissimo tifoso del Napoli. Quello rappresentava il caposaldo di una vita nuova. Non credo che con Mertens ci sia ancora da trovare qualcosa. Le cose non sono accadute per caso prima. Poche altre cose possono essermi sfuggite.
C’è un mercato che aspetta di decollare per la questione economica che riguarda un po’ tutti. C’è un clima di insoddisfazione generale, solo che qualcuno dimentica che mancano i soldi al sistema calcio. Penso che la Juventus ha la necessità di vendere De Ligt che ha 23 anni per fare cassa e rifondarsi. L’Inter ha delle difficoltà e deve inventarsi un capolavoro di Marotta. Se penso che Dybala è disoccupato è chiaro che nessuno si mette a ridere. Se il Napoli può pensare a Dybala? Una telefonata è stata fatta per capire, è il dovere del manager quello di informarsi. Poi c’è bisogno che a Castel Volturno capiti un certo miracolo.
Perché un club come il Napoli deve valutare dei parametri da rispettare per non trovarsi sottosopra in pochi anni. Io credo che al di là di quella che è stata la legittima volontà di capire, non possa avere un futuro con Dybala. Sia lui che Mertens stanno ancora lì, giocatori che farebbero impazzire chiunque. Se ti dicono Dembele al Napoli, ti lasceresti andare per la qualità del giocatore. Romagnoli anche non ha ancora la squadra”.