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D’avanzo: gestione finanziaria del Napoli? “Non solo con i soldi si ottengono risultati positivi

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Katia D’avanzo, avvocato ed agente FIFA
Pensieri sul successo dell’Italia con l’Albania? “Si è parlato ieri dei rapporti con il Qatar e della mancata qualificazione ai Mondiali. Questa situazione rischia di non consentire alle generazioni seguenti di visionare la Nazionale alle prossime competizioni mondiali. Per crescere è necessario avere una visione ottimistica. C’è un problema finanziario, legato ad una nuova concezione che il sistema calcio deve avere. Abbiamo osservato in questi giorni le vicende legati relative alle inchieste emerse all’interno della FIGC per personaggi comparsi pochi meno meritevoli. Ognuno Naturalmente tutti si sono tirati fuori, nessuno poteva essere a conoscenza di queste situazioni. Ma la mentalità deve cambiare, perché il calcio italiamo non ha come modello il calcio inglese, il migliore al mondo per pacchetto delle rose dei club e degli introiti. Si tratta di un modello non applicabile attualmente ad uno stato come quello italiano, bisogna valorizzare altri aspetti per rendere applicabile il sistema della Premier e rendere virtuoso il nostro sistema calcio”. Le mele marce nel calcio sono comunque un mal comune: giudizio sull’assegnazione del Mondiale al Qatar? “È stata la tematica del convegno. di ieri sera, nella quale è emersa la debolezza del paese qatariota. Abbiamo sentito anche la dichiarazione di Scaroni intervenuto ed è stato chiaro. I fondi degli stati stranieri servono all’Italia per portare avanti il calcio. Se si pensa di poter portare avanti il sistema calcio soltanto sulla forza e sulla gestione di imprenditori italiani come Moratti e Berlusconi, non si può più assumere questo stile. Non dobbiamo parlare di tutti gli scandali del Qatar, il quale è una potenza del futuro dell’economia mondiale. Per quanto possiamo criticare questo paese, attaccarlo è inutile, dobbiamo accettare le loro condizioni o comunque venirci incontro. La soluzione sta nella via di mezzo: non è necessario le loro abitudini negative, ma insieme alla nostra capacità, si può costruire qualcosa di importante”. Commento sulla gestione finanziaria del Napoli? “Non solo con i soldi si ottengono risultati positivi. Ci sono state tante squadre le quali hanno finanziato mercati con tanti soldi ottenendo risultati non eccellenti. Naturalmente con la diversificazione del denaro inserita inserita una mentalità inglese, il Napoli può essere considerato uno dei club più affascinanti del campionato. Se dovesse vincere, si tratterebbe di un progetto virtuoso. Naturalmente bisogna non dimenticare anche i percorsi di altre squadre italiane come Juve ed Inter, già avanti nella realizzazione dei propri progetti tecnici”. Spesso le informazioni legate al Napoli passano in secondo piano: problemi di comunicazione? “Tanto dipende dall’eventuale successo del club dello scudetto, poiché potrebbe attrarre tanti tifosi o meno, soprattutto per la bellezza della città. Il club azzurro è sulla strada giusta, ma avendo la Juventus un parco tifosi superiore la situazione cambia. È chiaro se qualcuno deve vendere i diritti televisivi, preferirebbe farlo con un club il quale guadagna di più dal punto di vista degli introiti attraverso i tifosi. Si parlerà sempre maggiormente di questi club; lo stesso discorso vale per le squadre di Serie B, le quali saranno citate sicuramente in modo minore rispetto a quelle più importanti. Questo è uno dei motivi per  cui dovrebbe essere cambiato il sistema calcio italiano, ma è anche uno dei motivi per cui in Premier si parla di squadre di calcio le quale hanno costruito un intrattenimento non soltanto dal punto di vista dei risultati in campo. Bisognrebbe abbinare i motivi turistici alla cultura, in Inghilterra non si può contare su questo aspetto. Napoli sarebbe fantastica dal punto di vista culturale, con un’eventuale successo dello scudetto potrebbe attrarre tanti tifosi ed attrarre sotto tutti i punti di vista”.