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Camozzi: De Laurentiis potrebbe valutare la cessione solo in una dimensione di crescita

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Camozzi, ex dirigente dello Spartak Mosca ed attuale agente Fifa
A giugno si è conclusa la tua avventura allo Spartak? “È stata una splendida esperienza, ma è ormai terminata. Sono tornato a svolgere la mansione di agente. Abbiamo effettuato un gran lavoro con Lochoshvilli della Cremonese, siamo stati in contatto per cimentare questo bellissimo rapporto di amicizia e di lavoro. Il calciatore ha avuto un grande impatto con la Serie A, è giovane, può e deve migliorare. Siamo comunque soddisfatti del suo lavoro”. Fenomeno sconosciuto che potrebbe emergere in questo Mondiale? “La maggior parte dei calciatori i quali partecipano alla competizione sono piuttosto conosciuti. Potrebbero esserci delle conferme, piuttosto che delle scoperte. Seguirò con oculata attenzione le squadre nordamericane, poiché possono regalare emozioni intense e mettere in mostra giocatori i quali possono rappresentare ottimi investimenti per il futuro. Le sudamericane, invece, non hanno bisogno di attenzione”. Le squadre di Serie A si stanno aprendo al mercato in Europa orientale? “Mi sono sempre piaciuti i calciatori dell’Est, li conosco un po’ tutti. Tuttavia, è difficile fare investimenti con questi calciatori, poiché la perdita potrebbe essere duplice. Lucca e Kvara sono la dimostrazione che non conta il passaporto di un calciatore, ma il suo valore. Mi piace tanto Kiteishvilli dello Sturm, trequartista mancino, paragonabile a Brahim. È un calciatore interessante. Ma ce ne sono anche altri, sono tanti i giocatori forti in giro”. Chi ha rubato l’occhio in questo avvio di stagione in Serie A? “Vlasic è un calciatore molto forte, giocava al CSKA Mosca. È un centrocampista centrale/offensivo importante. Ha forza fisica, tecniva e visione di gioco, è un gicoatore complto. Anche Hjulmand del Lecce è un grande calciatore, ma anche Baschirotto. Complimenti a lui per il suo percorso non scontato, so quanto sia stato difficile sentirsi adatto a giocare acerti livelli. Ha fatto un grande step in avanti”. Possibile cessione del Napoli? De Laurentiis ha maturato questa decisione? “Dipende dalla volontà di Aurelio. È abbastanza criticato a Napoli, ma ha raggiunto grandi risultati nella piazza azzurra. La società è sana ed applica sempre un bel calcio. Credo che il Napoli sia pronto per un salto in avanti, deve spingersi oltre per regalare ai tifosi un sogno ed anche qualcosa in più. Questa è l’ottica nella quale deve essere inseirta eventualmente la cessione del club. Ad oggi la squadra sta brillando ed ha attirato l’attenzione di gruppi stranieri, i quali vogliono investire maggiormente per rendere il Napoli una squadra consolidata a livelll europeo. De Laurentiis potrebbe valutare la cessione solo in una dimensione di crescita”.