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Cauet: Thuram, accostato al Napoli? È cresciuto tanto al Nizza

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Benoit Cauet, ex calciatore tra le tante, di Psg ed Inter
Pensieri sul successo della Francia? “La nazionale francese è partita diversamente rispetto alla Spagna, ha fatto valere il suo carattere a gara in corso con l’Australia. Ci sono calciatori come Mbappé nella rosa francese che fanno la differenza. La Spagna, invece, gioca da grande squadra e lì si può ammirare la vera mano spagnola dell’allenatore”. Ipotetico percorso dell’Italia in questo Mondiale? “Avrebbe raggiunto grandi traguardi. Non raggiungere per una volta il campionato mondiale può capitare, ma storicamente per una Nazione come l’Italia non partecipere al Mondiale è davvero qualcosa di strano. Andrebbe rivisto qualcosina, ma è un discorso ormai in piedi da anni, soprattutto per quanto concerne le Primavere e il numero eccessivo di stranieri. L’Italia ha perso la propria identità, emersa soltanto quando ha vinto l’Europeo. Bisogna creare una legge capace di trovare un medoto di lavoro applicato da tutte le squadre e i settori giovanili per scovare il reale valore calcistico degli italiani. Si sta cercando dappertutto questa soluzione, ma non è stata ancora trovata nessuna misura atta a sollevare l’Italia. La Naizonale ha vinto tanti Mondiali, è un peccato non vederla in questa edizione del torneo”. Valutazione su Rabiot? “A Parigi tutti lo ritenevano un calciatore di grandissimo livello con caratteristiche precise. Si è poi perso, avendo smarrito le sue qualità, decidendo poi di trasferirsi alla Juve. Ora sta tornando il vecchio Adrien, sta riscoprendo il suo valore offensivo e il suo ruolo, perché non avere una reale collocazione in campo l’ha penalizzato. È cambiato tanto nel gioco, ha conquistato più potere ed è maggiormente determinante. È ritornato quel talento arrivato a Parigi a 17 anni. Ci sarà tanto da discutere circa il suo futuro per conoscere la sua prossima destinazione”. Parere su Khephren Thuram, accostato al Napoli? “È cresciuto tanto al Nizza. È un ragazzo che ha capacità e qualità, tecnicamente è molto abile. Sarebbe una valida alternativa al Napoli. Dopo la partenza di Fabian, si pensava che il centrocampo azzurro si fosse indebolito, ma poi lo scenario è cambiato. Il suo eventuale arrivo rappresenterebbe un’arma in più per Spalletti. Nelle sue capacità è stato utilizzato come play ma anche in fase di interdizione, è polivalente, un giocatore completo”. Exploit di Osimhen? “A Lilla aveva disputato un grande campionato, era un calciatore molto fkrte, c’erano aspettative elevate. Incarna l’energia di questo Napoli, è un giocatore fantastico, maturato grazie agli insegnamenti prima di Gattuso e poi di Spalletti, il quale ha aiutato il nigeriano a dimostrare il suo reale potenziale. Anche se nella storia di Luciano, il suo gioco ha sempre agevolato gli attaccanti a siglare tanti gol”.  Giusto per il Napoli cedere Fabian? “Ndombele, sostituto dello spagnolo, è considerato un top, ha avuto tanti alti e bassi. Si tratta di un grande talento, è stato allenato anche da Mourinho, il quale ha parlato molto bene di lui. Quando Tanguy comincia a pedalare, offre tanta qualità in mezzo al campo. Offre un grande contributo quando è in condizione, rimpiazzarlo con Fabian è stato adeguato”.