Terremoto Juve, dall’indagine della Procura di Torino alle dimissioni del CdA: ma non erano quelli che rispettavano le regole?
Arrivano, all’improvviso, le dimissioni in toto di tutto il CdA della Juventus: dopo le indagini della Procura di Torino, terremoto nella società bianconera.
Terremoto Juve, dall’indagine della Procura di Torino alle dimissioni del CdA: ma non erano quelli che rispettavano le regole?
155 milioni di plusvalenze fittizie (oltre alla violazione dei principi di contabilità internazionale) hanno portato ben 16 persone ad essere indagate, tra queste Andrea Agnelli e Pavel Nedved. Dopo poco più di un mese dalla chiusura delle indagini preliminari, il terremoto: CdA dimissionario.
Juve, ma non erano quelli che rispettavano le regole?
Dopo lo scossone alla Continassa sui social tra semplici tifosi e addetti ai lavori si è subito aperto un feroce dibattito: chi invoca la retrocessione della Vecchia Signora (ricordando lo scandalo Calciopoli del 2006), chi invece attende le definitive richieste del P.M. di Torino dopo l’inchiesta partita nel 2021.
In tanti ricordano il ghigno di Agnelli, quello del “tanto siamo intoccabili” e la frase sbandierata ai quattro venti dopo che, nello scorso campionato, in occasione di Juventus-Napoli, non volle rinviare la partita (nonostante i tanti casi di Covid tra le fila azzurre) ripetendo: “Noi rispettiamo le regole…”. Evidentemente non è dello stesso avviso il Pubblico Magistrato a proposito di plusvalenze fittizie e conti della società poco chiari.
Con le dimissioni del board bianconero si prospetta, quindi, un nuovo scossone nel calcio italico e non sembra un caso che, anche questa volta, sia a tinte bianconere. E perdonateci la battuta: da Arrivabene a Finiscemale è un attimo…fino alla fine….
Progettista meccanico con la passione per la lettura e per il calcio.
Innamorato della storia di Napoli Capitale e del Napoli.
