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Spezia Napoli, Gotti: “Ho troppi giocatori infortunati, ma giocheremo in casa. Confido nei nostri tifosi. La formazione…”

Spezia Napoli

Spezia Napoli, Gotti: “Ho troppi giocatori infortunati, ma giocheremo in casa. Confido nei nostri tifosi. La formazione…”

Alla vigilia della partita con il Napoli, mister Gotti, allenatore dello Spezia ha parlato in conferenza stampa. Ecco quali contenuti ha proposto: “Mi sono operato lunedƬ mattina, ho forzato un po’ tanto i tempi di recupero in queste giornate. Volevo essere oggi qui in campo con la squadra, voglio andare in ritiro e preparare la partita con lo staff e la squadra. Non ĆØ scontato che riesca ad andare in panchina, il nostro stadio ha una logistica che non ci aiuta purtroppo, quindi potrei avere qualche difficoltĆ . Ci tenevo ad essere qui. Ho visto tutti gli allenamenti della squadra, ci siamo collegati da remoto. Ci voleva il passaggio di oggi di vicinanza e contatto”.

Il mercato dello Spezia
“Il direttore ne ha parlato ieri e ha spiegato la ratio che c’ĆØ dietro. Aiuta la squadra nell’immediato e costruisce un percorso nel tempo. Il mio compito ĆØ fare in modo che da oggi a quel tempo si riesca ad essere coerenti. Muovendo tanti giocatori e con le mancanze che abbiamo, qualcosa va ripensato. Il mercato non ti porta a soddisfare completamente le esigenze, non hai alternative in campo come avresti voluto e non riproduci le linee di gioco con caratteristiche diverse da parte dei giocatori. Vanno ricreati nuovi equilibri e cercheremo di fare il meglio possibile. Il fatto che la societĆ  faccia uno sforzo e arrivi Shomurodov ĆØ significativo per il percorso di questo club”.

Shomurodov sarĆ  in campo?
“Non gioca da un po’ di tempo, ma si ĆØ presentato in buone condizioni. Ha lavorato bene dov’era, si ĆØ presentato benissimo, molto sorridente e disponibile. A volte capita che arrivi qualcuno da una grande squadra e non sia contento, invece ci sta dando tanto”.

CambierĆ  qualcosa?
Il Napoli ci ha dato l’impressione di essere forte. Tutti i giocatori sono al posto giusto, si sono creati meccanismi belli, ĆØ bello vederli giocare. Ci sono alchimie emotive che vanno a premiare un percorso di lavoro. Detto ciĆ², noi ci presentiamo in questo particolare momento del campionato. Non abbiamo nove giocatori, Nzola, Bastoni, Gyasi, Ekdal, Holm, Kovalenko, Sala, Moutinho. Una mancanza. Una o due mancanze le sopperisci, nove sono tante. ƈ un momento cosƬ, in una situazione positiva all’improvviso ci ritroviamo a gestire questo frangente. La partita con i ragazzi di Spalletti ĆØ da affrontare al massimo delle nostre possibilitĆ . Andremo in campo e daremo tutto, se il Napoli sarĆ  piĆ¹ bravo di noi gli diremo bravi, ma intanto mettiamo in campo tutto. Dobbiamo pensare di gara in gara e in un percorso”.

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Holm non ci sarĆ ?
“Holm ĆØ in questa situazione in cui non sta bene. In una situazione in cui la squadra era normale non avrebbe giocato a Roma e Bologna. Non sta bene, ha una problematica che deriva dalla pubalgia e lo stiamo gestendo. Questa settimana gli abbiamo dato dei giorni di riposo per consentire di averlo al meglio ma, come me, ĆØ un po’ sofferente”.

Ha visto poco la squadra in questi giorni, ha fiducia nel suo staff?Ā 
“Con riunioni continue ci siamo confrontati il piĆ¹ possibile, cercando di fare le cose con raziocinio”.

Krollis puĆ² giocare?
“Per valutarlo concretamente, dobbiamo pensare che ĆØ stato fermo un mese e mezzo. Ha saltato un paio di allenamenti, ĆØ arrivato da dieci giorni ed ĆØ come se fosse al 10 di luglio. Viene da un altro mondo, dalla Lettonia, ora ĆØ a Spezia e ascolta una lingua aliena, provando a capire cosa gli chiediamo. Questo ĆØ il suo momento, da lui ora possiamo aspettarci questo. Aveva una distorsione ma si ĆØ risolta. Abbiamo nove giocatori fuori, ci chiediamo cosa stiamo sbagliando perchĆ© qualcosa non torna. Ma sono 2-3 infortuni diversi, fisiologici in questo momento del campionato. Uno ha l’ernia, uno si ĆØ fratturato, uno ha la pubalgia… la situazione ĆØ questa”.

Cosa rappresenta per voi avere la stima del Napoli di Spalletti?
“Il fattore Picco puĆ² trasformare la partita. Non parlo solo della partita con il Napoli, ma a maggiore ragione quando giochi con squadre molto forti riesci a trovare quel surplus emotivo dello stadio. Il fatto che il Napoli non sottovaluti la situazione mi spiace, perchĆ© poi capita che in Coppa giochino altri giocatori concedendo qualcosina e magari nel corso di un campionato tu avversario recuperi qualche punto”.

Spalletti ha detto che ĆØ preoccupato per come state bene in campo.
“Nelle ultime due partite non ĆØ andata proprio cosƬ, ma ĆØ una caratteristica che ĆØ nostra”.

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Verde ha chance di partire dall’inizio?
“Non so se lunedƬ o martedƬ, quando mi hanno portato i giornali, e ho letto che forse sarebbe potuto partire, ĆØ stata una coltellata. Dal primo giorno di ritiro manifesto al ragazzo stima e attenzione, che lo aspetto. Sono capitate diverse cose, lui ĆØ stato male, e l’ultimo giorno di mercato leggere queste cose mi ha dato fastidio. Ho saputo che le cose non sono andate esattamente cosƬ e che le cose sono state gestite in maniera non esattamente lineare e la realtĆ  ĆØ stata trasmessa in maniera diversa. Per il resto, non vedo l’ora che Daniele sia il Daniele che qui avete visto spesso nello scorso campionato. A Bologna ĆØ subentrato, dopo due partite da titolare. Il caso lo stiamo facendo noi e per la realtĆ  delle cose mi fa incazzare”.

Una considerazione su Maldini?
“Ha alti e bassi, dovuti a caratteristiche del ragazzo. Come Verde, ha qualitĆ  e talento, e deve essere lasciato libero di esprimersi. Deve essere aiutato in fase difensiva, deve ricevere palla in un certo modo… non sempre possiamo creare il guanto perfetto attorno alla nostra mano, il nostro compito ĆØ aiutarci e risolvere i problemi. Sono ragazzi, Maldini e Verde, bravi, molto sensibili, che fin troppo si sentono addosso gli aspetti emotivi delle cose. Il fatto che una giocata riesce, che c’ĆØ il fischio in piĆ¹… incide piĆ¹ del dovuto su di loro. In questo momento entrambi sono limitati da loro stessi, il mio compito ĆØ quello di alleggerire la pressione e fargli giocare a calcio”.