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Ametrano:Anguissa? “E’ un centrocampista moderno. Sono quei giocatori che tutti gli allenatori vorrebbero avere in rosa

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Ametrano, ex calciatore di Napoli, Juventus e Salernitana
Vittoria meritata per il Napoli?
“È stato un punto sul campionato. Il Napoli ha battuto una rivale storica, e tutto è andato alla grande. I partenopei arrivavano da una delusione profonda dopo l’eliminazione, e non era semplice. La vittoria è stata meritata, così come il tricolore in una stagione straordinaria”
Commento sulla stagione di Anguissa?
“E’ un centrocampista moderno. Sono quei giocatori che tutti gli allenatori vorrebbero avere in rosa, capaci di disimpegnarsi nella doppia fase e garantire qualità importanti. Con Lobotka forma una coppia incredibile. A mio giudizio, quello azzurro è il miglior centrocampo della Serie A”
Cosa direbbe a un suo calciatore se si rendesse protagonista di un episodio come quello di Gatti su Kvaratskhelia?
“È stato un gesto davvero brutto. I calciatori del Napoli, per quanto sono forti, ti innervsiscono, ed è difficile marcarli. Ciononostante, non riesco a comprendere come non si sia potuta richiamare l’attenzione dell’arbitro per un gesto così antisportivo”
Quanto hanno inciso le scelte di Allegri nella sconfitta dei bianconeri?
“E’ un calendario fitto di impegni che costringe il tecnico a delle scelte conservative. La squadra bianconera veniva da un impegno dispendioso a Lisbona, e con una semifinale di ritorno decisiva contro i nerazzurri all’orizzonte. Sono scelte obbligate, seppur costringono la squadra a lasciare inevitabilmente qualcosa sul campo”
Meriti di Spalletti evidenti nel campionato straordinario degli azzurri?
“E’ un grande allenatore. Ho avuto l’onore di lavorare con lui e poso confermare quanto sia bravo a lavorare sul campo, e nel motivare i suoi ragazzi. Luciano si è sentito il vero leader dello spogliatoio azzurro, soprattutto dopo l’addio di giocatori importanti come Koulibaly, Insigne e Mertens. Quando il mister non si sente in discussione, ed anzi sa di essere il leader, riesce ad esprimersi al meglio, e lo ha dimostrato in questa stagione incredibile”
Che partita si attende contro la Salernitana?
“I granata vivono un ottimo momento di forma, forse la squadra più quadrata tra quelle in lotta per non retrocedere. Tuttavia, la Salernitana giungerà nel momento peggiore al Maradona, contro una squadra proiettata verso il trionfo finale in uno stadio che sarà colmo di entusiasmo”
Pafundi talento che va aspettato?
“E’ un giocatore giovanissimo, che per questo esige i tempi necessari per maturare. Non bisogna avere fretta, il calciatore va fatto crescere per consentirgli di esprimere il proprio talento. La gestione dei tempi è un elemento importante per la crescita dei giovani. Un giorno, magari, potremo vederlo in azzurro…”
Vedrebbe bene Samardžić in azzurro?
“Per quanto è bravo lo vedrei bene ovunque. Anche il tedesco è un giocatore giovane ma sicuramente più pronto. Un talento assoluto, che mi auguro di vedere ancora in Italia, anche se l’Udinese è una bottega cara”
Qualcuno al di sopra della media nell’eccezionalità della squadra azzurra?
“Tutti i calciatori partenopei hanno saputo dare qualcosa in più. Anche chi è stato chiamato a sostituire i titolari, a gara in corso, ha potuto garantire un contributo importante, sia in termini quantitativi che qualitativi. Anche Raspadori ha dimostrato, come nella sfida dello Stadium, di saper essere decisivo. Tutti hanno dato il meglio di sé stessi”
Si sente di fare un appello alla Lega per avere la contemporaneità con la Lazio?
“Da calciatore a volte mi è capitato di aspettare un risultato in campo, ed era incredibilmente bello. Festeggiare allo stadio, con la propria gente, credo sia la conclusione più giusta”