Focus azzurro-Udinese:Napoli-La notte più bella!
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Focus azzurro-Udinese:Napoli-Il consueto punto del giorno dopo
La banda Spalletti pareggia per 1 a 1 in trasferta a Udine ma il risultato gli consente di diventare finalmente Campione D’Italia. Il Napoli dopo aver fallito il primo matchball contro la Salernitana tra le mura amiche, non perde la seconda opportunità, entrando di diritto nel Paradiso calcistico nazionale. La squadra azzurra ieri però non ha giocato una grande partita. Infatti ha gareggiato per tutto l’incontro molto contratta, giocando una prima frazione decisamente sottotono, venendo fuori poi nella ripresa impattando la gara con il solito Osimhen. Ma comunque alla fine siamo riusciti a raggiungere il fatidico terzo scudetto, che la città aspettava ormai da lunghissimi 33 anni. Ma addentriamoci ora nei meandri della gara azzurra. Diligente Meret che rimane tranquillo nei momenti topici dell’incontro, non può assolutamente nulla sulla conclusione di Lovric, che consente all’Udinese di passare in vantaggio.
Disciplinati gli esterni bassi di Lorenzo e Olivera
Il capitano non attraversa come sappiamo un grande momento di forma, ampiamente giustificato per la lunga e dura stagione azzurra, ma comunque è stato un perno straordinario del Napoli di “Mister Veleno”. Propositivo Olivera che si prodiga spesso in incursioni offensive cercando di ravvivare la squadra. Appare cresciuto agonisticamente rispetto al recente passato. Determinata e reattiva la coppia centrale difensiva formata da Rrahmani e Kim. Rrahmani è il controllore di volo ufficiale dei cieli partenopei, difficilmente perde uno scontro fisico con gli avversari di turno e gestisce egregiamente la fase difensiva nei momenti più delicati. Devastante Kim ha una strapotenza fisica che da sola mette paura, risulta più veloce di un Frecciarossa in accelerazione, autentico incubo per gli attaccanti avversari. La sua è una stagione assolutamente da incorniciare!
Non esaltante la partita del centrocampo azzurro
Male Ndombele non riesce a far bene nessuna delle due fasi e non è mai determinante nell’economia del gioco partenopeo. Discreto Anguissa rimane lucido nei momenti importanti del match, in virtù della sua cromosomica calma olimpica. Decisamente in ripresa rispetto alle gare precedenti. Sottotono il Mago Lobotka che non brilla come suo solito, ma quando nel secondo tempo è chiamato a dirigere la squadra risponde assolutamente presente!
Ondivago il contributo della linea avanzata
Fiacco Elmas che non regala alla squadra la sua solita cifra di grinta e determinazione, schierato ieri da esterno alto non riesce a dare la giusta assistenza ai compagni di cordata. Stanco e confuso Kvara non salta più con facilità il proprio marcatore diretto, cerca di proporre qualche suo numero di prestigio ma con risultati quasi sempre scadenti. Ma è francamente un campione e questo lo si sa! Indomabile Osimhen a mio modesto avviso, il vero uomo simbolo di questa stratosferica stagione napoletana, si batte come sempre contro la tosta difesa avversaria, ma ha soprattutto il grandissimo merito di segnare la rete, che apre le porte al Napoli per la Terra Promessa! È il calciatore che più di ogni altro ha creduto sempre nel sogno scudetto. Osi la squadra e la città ti ringrazia devotamente! Positivo il subentrato Zielinski che ravviva la squadra in un momento molto complicato. Concludendo il Napoli di Mister Spalletti stravince il campionato e così facendo si consegna alla storia calcistica di questo Paese. Alla fine della fiera è stato uno scudetto assolutamente meritato e onestamente nessun tifoso di qualsiasi fazione calcistica faccia parte, può dire il contrario. Ma adesso è il periodo della festa, che durerà sicuramente per molto. D’altra parte è così tanto tempo che il Popolo Azzurro aspetta questo momento che è decisamente sacrosanto festeggiarlo!