Napoli Campione d’Italia 2022-23: era de maggio


Napoli Campione d’Italia 2022-23: era de maggio
“Era de maggio e te cadéano ‘nzino, a schiocche a schiocche, li ccerase rosse… Fresca era ll’aria…e tutto lu ciardino addurava de rose a ciento passe…” (fonte: angolotesti.it).
Per le strade di Napoli c’è tanta voglia di fare festa, di stare insieme alla gente, di vivere fino in fondo la gioia per un’impresa che ha coinvolto la città e i milioni di tifosi in tutto il mondo.
I napoletani, un gran popolo
I napoletani, un popolo d’altri tempi, un popolo dal cuore tenero, pronto a mettersi in gioco per soddisfare la propria indole, per abbracciarsi nel tripudio di colori che una vittoria sportiva, ha trasformato in folle amore per un nugolo di ragazzi d’oro come lo sono i calciatori della SSC Napoli.
Dunque un popolo di bravi poeti, di bravi cantanti, bravi a decantare, ma da stasera anche bravi per aver ottenuto un lusinghiero traguardo: il terzo scudetto nella storia della squadra del Napoli.
La partita di quelle importanti per la posta in gioco, è Udinese Napoli alla Dacia Arena di Udine per la 33esima di campionato.
Il Napoli ha bisogno di un punto per sconfiggere l’aritmetica e tagliare il traguardo del terzo scudetto da cucire sulla maglia azzurra.
Nel primo tempo i ragazzi di Spalletti sono impacciati, evidente il peso di dover pareggiare o vincere l’incontro per guadagnare quel punticino che sancisce l’irraggiungibilità da parte della Lazio, e allora ci pensa l’Udinese a dare lo scossone, quello che in certi casi ti fa ritornare con i piedi per terra e ti fa aprire gli occhi sulla realtà: Sandi Lovric segna per i bianconeri friulani.
La rete dell’Udinese, un tuffo al cuore per i napoletani
E’ un vero e proprio tonfo per i tifosi, un tuffo al cuore, ma per i ragazzi in campo rappresenta la sferzata che, nel secondo tempo, permetterà alla squadra azzurra di raggiungere il pareggio con Osimhen.
Da adesso in poi la partita viene congelata e tra le maglie delle sostituzioni, ci si avvia lentamente al 94esimo, quando il direttore di gara decide di poterla chiudere lì.
Comincia la festa con l’invasione del campo, della Dacia, e i calciatori insieme ai tifosi esprimono tutta la loro gioia per lo scudetto conquistato.
Contemporaneamente a Napoli, al Maradona, 60 mila tifosi assiepati in ogni dove, a guardare la partita sui maxischermo, impazziscono di gioia sventolando bandiere e urlando a squarciagola.
Anche De Laurentiis felicissimo in mezzo alla gente
Anche il presidente De Laurentiis manifesta la propria soddisfazione e attraverso gli altoparlanti dello stadio dice alla gente che “insieme abbiamo vinto”.
Altrove è la stessa cosa: la gente a Napoli, a Sorrento, a Nola, e in tutti i paesi della provincia napoletana, scende in strada e caroselli di auto e moto attraversano i centri cittadini al grido di Napoli Campione d’Italia.
Son passati 33 anni dal secondo scudetto del 1990 e prima ancora quello del 1987, insomma quei due conquistati dal Napoli di Maradona…forse anche Diego, da qualche parte, sta brindando per la squadra e per il popolo napoletano.
E la festa continuerà, di sicuro…!
Speaker presso radio libere napoletane negli anni 70/80: Radio Sud 95, Radio Marte. Redattore presso casanapoli.net; napolinew360; estenews.