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Castiglia: Sarebbe bello vedere Spalletti proseguire sulla panchina del Napoli, ma Luis Enrique

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ivan Castiglia, ex calciatore, tra le altre, di Salernitana e Reggina
Luis Enrique soluzione ideale per il dopo Spalletti?
“Sarebbe bello vedere Spalletti proseguire sulla panchina del Napoli, ma Luis Enrique resta comunque un grande allenatore. Ha un’esperienza ed una preparazione che ritengo più che adeguate alla squadra azzurra”
Le è mai capitato di vivere rapporti così conflittuali con i suoi superiori da spingerla a cambiare club?
“Mi è capitato di non andare d’accordo e ciò che posso dire è che la soluzione migliore è andare via. Quando non c’è sintonia può succedere di non vedere con frequenza il campo, di porsi forse troppe domande e di creare situazioni spiacevoli anche nello spogliatoio. Sono cose che non vanno bene e credo che, in certi casi, sia meglio cambiare aria. D’altronde, la fiducia per noi calciatori è fondamentale”
Il Napoli rischia di privarsi anche di calciatori importanti dopo l’addio di Spalletti?
“Molto dipenderà dalle idee sul futuro della proprietà. Se l’ambizione sarà quella di confermare il successo in campionato e poter crescere anche nel palcoscenico europeo. In tal senso, Osimhen è forse la pedina imprescindibile della squadra”
SI può pensare a Dusan Vlahovic per il futuro azzurro?
“E’ un giocatore dalle caratteristiche diverse da Osimhen. Fossi nella dirigenza farei di tutto per trattenere il nigeriano, anche se con 150 milioni si riesce a costruire una squadra più che competitiva…”
Accardi adeguato a sostituire Giuntoli?
“Direi di sì. Il direttore è riuscito a raccogliere ottimi risultarti in una società che non è certo un top club come l’Empoli. È un giovane dalle qualità indiscusse, dunque, spazio ai giovani!”
Dopo l’infortunio di Dia, chi può essere il sostituto dell’attaccante della Salernitana?
“Dia ha fatto benissimo nell’ultima parte di stagione. Un giocatore veloce e capace di creare sempre superiorità. Ciò detto, è l’amalgama di squadra che consente ai vari interpreti di poter fare la differenza. Chiunque subentrerà gioverà, pertanto, del contesto di squadra”
In futuro crede che i granata possano ambire ad un obiettivo diverso dalla permanenza in A?
“Con l’ingresso della nuova proprietà il club ha denotato una solidità che permette alla squadra di poter puntare anche a risultati ambiziosi”