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Di Domenico: Bisogna anche dire che Spalletti è riuscito a fare del Napoli un gruppo creando una famiglia

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gianluca Di Domenico, operatore di mercato
 “Piero Hincapié? È un 21enne ecuadoriano che gioca nel Leverkusen. Fu un investimento abbastanza basso. Non è solo un difensore centrale, viene anche inserito nella difesa a tre e messo a sinistra. Può fare anche il terzino, è un giocatore polivalente non con una grande fisicità, è alto 1.83 ma anche l’Italia vinse il Mondiale con Fabio Cannavaro.
Naggelsman? È un grandissimo profilo, l’ho conosciuto quando allenava l’under 19 dell’Hoffenheim. Ritengo Napoli una delle piazze più esigenti e difficili d’Europa anche se poi, se vinci col Napoli tutto questo amore non lo ricevi da nessuna parte. Nessun allenatore straniero ha vinto lo scudetto col Napoli. Naggelsman è un allenatore molto moderno e l’unico problema che vedo in lui è il non saper parlare l’italiano e questo potrebbe essere un handicap a Napoli.
Il prossimo allenatore che viene ha tantissimo da perdere e deve vincere tanto perché adesso ci si aspetta il prossimo step. Bisogna anche dire che Spalletti è riuscito a fare del Napoli un gruppo creando una famiglia, un allenatore tedesco su questo è molto più freddo. C’è un rapporto più da dipendenti e allenatori.
 Kamada? È un giocatore da campionato italiano, sa risolvere le partite. Unico piccolo punto di miglioramento che vedo in lui è a livello tattico perché lì può ancora migliorare su tutto. È un giocatore molto fisico che vince i suoi contrasti e cerca sempre la porta. Io non penso che vada al Milan, non vorrei dire una cosa inesatta, ma credo sia un giocatore cercato da Paolo Maldini, bisogna capire che fa parte ancora degli obiettivi del Milan. Le voci dicono che Kamada è più vicino al Dortmund e il Milan ha virato su Tielemans. Avevo descritto Okafor come faccio con tutti i giocatori, ma non sono il suo agente e non lo sono mai stato. È una cosa che avevo già detto all’epoca. Mi dispiace veramente tantissimo che Maldini e Massara non siano più al Milan, sono due persone squisite. Quando entravi a Casa Milan incontravi la storia del Milan”.