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Orrico: Allenatore Napoli? A me pare che Italiano, dei nomi che sento, sia il migliore

Il nuovo allenatore del Napoli

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Corrado Orrico, ex allenatore dell’Inter

Comunque vada, per l’Inter la sconfitta non sarebbe un fallimento.
“Intanto la partita è tutta da giocare. Aspettiamo l’evoluzione della gara prima di ogni giudizio precoce. Credo che il City avrà i suoi problemi. La capacità fisica, e di velocità, degli attaccanti nerazzurri sarà un pane davvero duro per i difensori inglesi. Non escluderei un colpo di fortuna dell’Inter, con un gol che possa sbloccare la gara e costringere il Manchester ad accentuare l’usuale atteggiamento offensivo e di aggressione. Gli uomini di Inzaghi potrebbero giovare particolarmente da una maggiore propensione in avanti degli avversari”
Inzaghi può sfatare la sensazione di subalternità nella notte di Istanbul?
“E’ uno specialista delle finali. Ricordo ancora un paio di vittore contro la Juventus in Coppa, ha un curriculum di tutto rispetto. Personalmente, però, ritengo sia un tecnico sopravvalutato. L’Inter era palesemente la squadra più forte della squadra, ma è mancata la continuità e la capacità di trasmettere sicurezza e forza alla squadra stessa. Quelle come Istanbul sono, tuttavia, le gare dei fuoriclasse, e l’Inter non manca certo di averne in rosa…”
Per quanto riguarda la finale di Praga, bisogna essere più orgogliosi di una squadra che ha cercato sino al 90’ di vincere la partita o bisogna essere arrabbiati per averla persa in quel modo nei minuti finali?
“Vanno fatti tutti i complimenti per il coraggio dimostrato da Italiano, dallo Spezia a questi due anni in viola. Il problema è che occorrerebbe maggiore riflessione sull’organizzazione difensiva. I gol che prende Italiano sono quasi tutti in contropiede, senza dimenticare le voragini di reparto che spesso vediamo nella squadra toscana. L’allineamento dei quattro non mi sembra incoerente con l’atteggiamento di tutta la squadra, ed è questo il nocciolo della questione. Un atteggiamento della linea difensiva improprio, in cui nessuno si è preoccupato di scivolare all’indietro. Se un attaccante parte in verticale da una palla pulita non lo si prende più, sarebbe stato necessario una diagonale preventiva”
Italiano può essere adatto al Napoli?
“A me pare che Italiano, dei nomi che sento, sia il migliore. Ripeto, però, che rimane il neo importante della fase difensiva. Forse, dovrebbe stare un paio di settimane con Sarri per farsi spiegare i movimenti migliori per garantire copertura ed attacchi all’avversario. Al tecnico viola manca soltanto quello step. Per il resto, propone un approccio offensivo tanto elegante e godibile che pone Vincenzo ai livelli del club azzurro. Certo è che sostituire Luciano non sarà semplice. Spalletti è un gigante. Non c’è alcun difetto nel suo lavoro, e veder giocare il suo Napoli era un piacere per gli occhi. Ogni domenica si assisteva alla compiuta realizzazione del lavoro settimanale. Dei quaranta allenatori di questi giorni dovrebbe metterne insieme la metà per riuscire a trovarne uno all’altezza di Luciano…”