fbpx

Iezzo: Mazzarri? “Conoscendo Mazzarri, un fautore della difesa a tre, non so se possa cambiare qualcosa

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gennaro Iezzo, allenatore ed ex portiere del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come vede il ritorno di Walter Mazzarri in azzurro?
“E’ una sorpresa già il fatto che, forse per la prima volta nella storia recente, il presidente De Laurentiis scelga per un ritorno. In questo momento, però, l’esigenza impone di cambiare rotta e diciamo che il patron si è affidato ad un allenatore che conosce bene. Il cambio di allenatore sono sicuro determinerà una scossa. A volte lo fa in positivo, altre in negativo. Credo che Mazzarri inciderà posotivamente, tentando di garantire un cambio di rotta”
Crede che il tecnico dovrà intervenire sulla tattica o sull’anima della squadra?
“Entrambe le cose, in primis l’anima. Oggi a pagare è Garcia, a cui vengono attribuite tutte le colpe di questo inizio di stagione. Adesso, però, i calciatori non avranno più alibi. In questo momento la squadra deve darsi una mossa e cercare di cambiare strada, tornando ad essere quella squadra che ci ha fatto divertire”
Mazzarri è stato annunciato prima ancor dell’esonero di Garcia, a cui vengono dedicate soltanto poche righe. Come reputa il trattamento riservato all’allenatore francese?
“Non sappiamo se si fossero già sentiti. Sicuramente sarà stato così. Penso che tra gentiluomini la cosa più importante sia chiarirsi, e a volte è meglio farlo in provato. Ci deve essere sempre rispetto per chi ha lavorato nel Napoli dando il massimo”
Che cambiamento potrebbe apportare alla squadra Mazzarri?
“Conoscendo Mazzarri, un fautore della difesa a tre, non so se possa cambiare qualcosa. Qualsiasi cambiamento, però, andrà fatto con la massima attenzione. Il Napoli non può permettersi di sbagliare ancora. Vedremo quali modifiche apporterà alla squadra. Resto convinto che la convinzione di giocare con un solo modulo o ruoli predefiniti deve essere messa da parte. Il Napoli ha tanti giocatori di qualità che devono potersi adattare ad eventuali cambiamenti”
Come si adatterà Walter ad una rosa profonda?
“Questa è la cosa più difficile. La storia recente di Mazzarri ci dice che il tecnico si è sempre affidato ai soliti dodici o tredici giocatori. Il calcio di oggi, tuttavia, è cambiato. Spesso, a fare la differenza sono i calciatori che subentrano, soprattutto con le cinque sostituzioni. In questo momento, lui e la piazza hanno bisogno di tutti”
Sarà importante trovare il feeling con i calciatori?
“Da questo punto di vista Mazzarri è uno che sa il fatto suo. Quando arrivò a Napoli, nel 2009, trovò in molti di noi, tra i più esperti – come Gianluca – ed anche i meno impiegati, la disponibilità a fare un lavoro anche al di fuori del campo al fine di compattare l’ambiente. Se riuscirà a trovare quella di voglia di uscire da questa situazione, allora non avrà problemi”
Walter Mazzarri è un passo indietro o un passo in avanti?
“Penso che servirà vederlo all’opera per poter stabilire se si è tornati indietro o si è andati avanti. Servirà un cambiamento, naturalmente tenendo presente quel che, lo scorso anno, ha consentito al Napoli di trionfare. Non sarà facile per Walter, c’è da lavorare soprattutto sull’aspetto mentale di una squadra che, forte e di spessore, avrebbe soltanto bisogno di ritrovare serenità. Ci sono, inoltre, tante situazioni ancora irrisolte, come quella di Kvaratskhelia e Zielinski. Lindstrom? Il cambio di allenatore, solitamente, rinvigorisce proprio quei giocatori che hanno avuto meno spazio. Il danese vorrà dimostrare di essere pronto e poter dire la sua”
Ottima prestazione di Gollini contro l’Empoli?
“Gollini è un portiere con una certa esperienza alle spalle, tra Premier e Champions. Parliamo di un portiere importante. Ha fatto ottimi interventi, mostrando qualità nella costruzione dal basso. Ciononostante, voglio muovere una critica costruttiva: sul gol si poteva fare qualcosa in più. Con le sue qualità, un miglior posizionamento gli avrebbe consentito di opporsi alla conclusione di Kovalenko. Il Napoli, però, può dirsi certo di vantare portieri di qualità in rosa”