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Cagni: Il Napoli vincerà nel giro di due anni

Cagni: Il Napoli vincerà nel giro di due anni

Il grande avvio di stagione del Napoli, al netto della disastrosa gara con il Verona alla prima giornata, ha acceso i riflettori sulla squadra guidata da Antonio Conte.

E’ pur vero che il gioco non ha entusiasmato, ma lo stesso allenatore azzurro ha detto che c’era bisogno di una inversione di tendenza e che il Napoli doveva imparare a sporcarsi per ritornare vincente.

E proprio sullo “sporcarsi” è tornato oggi il tecnico nel corso della conferenza stampa, dove ha detto:

Durante le partite devi essere pronto con il tuo bell’abito, appena uscito dal sarto, a sporcartelo perché senza la giusta cattiveria… devi farlo, anche se hai un bell’abito.

E’ il connubio vincente per le grandi squadre, ci sono diversi momenti della partita.

Anche l’Inter ieri, è andata in casa del City ed ha alternato momenti in cui ha giocato a calci ed altri in cui era in 25 metri tutti dietro a difendere dimostrando di essere una squadra con la S maiuscola, non si può indossare solo un abito e dobbiamo capirlo”.

Il pensiero di Gigi Cagni

Anche l’ allenatore Gigi Cagni ha commentato a Radio Marte l’inizio di stagione della squadra azzurra:

“Siamo all’inizio della stagione e già si gioca troppo, senza considerare il fatto che il mercato è stato aperto nonostante fosse già partito il campionato.

I ritmi non sono alti, chi ha più qualità spesso vince le partite.

I presupposti per far bene a Napoli ci sono, Conte è un vincente, nel giro di due anni qualcosa gli azzurri vinceranno.

La rosa è buona, ma la carta top è stata l’aver scelto il tecnico giusto, Antonio sa gestire al meglio i giocatori, è il top del top.

Senza considerare che poi il gruppo è composto da elementi di grande qualità.

Lukaku? Centravanti fortissimo, in mezzo al campo mantiene una zona elevata di certezze uscendo dalla fase difensiva, poi nei trenta metri è uno pesante, che ogni calciatore vorrebbe avere.

Poi il discorso dell’età è una sciocchezza, oggi a 31 sei nel pieno della condizione, oltretutto Lukaku ha ritrovato il suo allenatore ideale e, credetemi, questo è importantissimo”.