Napoli-Lecce tra il doppio Di Lorenzo, Sansone Anguissa e i bisbigli di Conte – Le Pillole del Campionato del Napoli
Napoli-Lecce sancisce la vittoria di misura degli azzurri che blindano la vetta con la rete del capitano, bomber di giornata con un altro gol siglato e poi annullato dal Var.
Napoli-Lecce ĆØ l’ultimo step di una porzione di campionato piĆ¹ abbordabile sulla carta, che la squadra di Conte ha concluso con quattro vittorie consecutive, tenendo il passo delle prime della classe e blindando la vetta con ben 4 punti di vantaggio sull’inseguitrice Inter e cinque sulla Juventus, terza. Segnali piĆ¹ che positivi all’alba del primo vero tour de force: Milan giĆ domani, Atalanta domenica, ancora Inter e Roma per nuove consapevolezze. Intanto tra indiscrezioni dentro e fuori dal campo, analizziamo cosa ĆØ successo in questo weekend con le consuete Pillole del Campionato del Napoli!
Dolcetto o scherzetto
Halloween si avvicina ed evidentemente un po’ di questo clima particolare era giĆ giunto a Castel Volturno qualche giorno fa. Alla conferenza stampa di presentazione di Napoli-Lecce si vociferava di un turn over massiccio da parte di mister Conte. A domanda precisa, la risposta ĆØ stata lapidaria: “Turn over massiccio o piĆ¹ moderato? E perchĆØ dovrei farlo?” (LE PAROLE). E mentre tutti credevano che avesse consegnato alla stampa un incredibile dolcetto che suggerisse la conferma di Kvara e Politano, ecco le novitĆ al Maradona: in campo Neres e Ngonge che, ahimĆØ, non hanno brillato come dovuto. Che brutto scherzetto.Ā
Frank Sansone Anguissa
Ormai ĆØ scontato sottolinearlo: l’assenza di Lobotka al centro del campo si avverte sempre tantissimo ma al contempo, ha permesso di scoprire un Anguissa versione 2.0 non solo nell’aspetto ma in particolar modo nell’atteggiamento in campo. La lunga, lunghissima chioma gli conferisce forza e self-confidence, invidiatissima da chiunque, anche dallo stesso Spalletti che avrebbe conoscere prima i segreti dell’allungamento dei capelli posticcio. Come Sansone, la sua forza ĆØ tutta lƬ: agisce da play e da incontrista, spezza il gioco e smista, costruisce e si spinge in attacco tra tiri, fendenti e assist. Niente male!
Doppio capitano
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Se Lukaku si conferma elefantiaco (nda) alla ricerca ancora della migliore forma fisica e del senso piĆ¹ profondo del suo percorso azzurro, se la magia di Kvara ĆØ riposta in panchina al netto del caos di Ngonge e dell’assopimento di Neres a inizio match, qualcuno deve pur prendere per mano la squadra. E chi se non il suo stoico capitano. Alla mezz’ora ci pensa con un fantastico tap-in che supera Falcone ma viene fermato dal Var. Guai a sfidarlo: il Cap si rimbocca le maniche e ci riprova al 43′ dopo un batti e ribatti in area piccola. Questa volta non c’ĆØ nulla da fare e via, a prendersi la meritatissima standing ovation sotto la Curva da migliore in campo (LE PAGELLE AZZURRE). Leader.Ā
Problemi di Var
AhimĆØ, le dolenti note. Per una settimana, tutto il mondo del calcio extra Napoli ha dibattuto sul rigore concesso agli azzurri ad Empoli. Fallo, non fallo, step on foot. Peccato che il contatto fosse sul ginocchio e non sul piede. Voltando pagina e andando oltre le considerazioni ormai passate, si passa rapidi a sabato pomeriggio quando il Var ha lasciato nuovamente spazio alla sua nemesi: l’interpretazione dell’arbitro. Ebbene sƬ, perchĆ© ci sono casi clamorosi come spinte a due mani, tuffi e testate clamorose, sulle quali la tecnologia non puĆ² intervenire, lasciando spazio al criterio scriteriato del direttore di gara. Eppure, continuando a vedere e rivedere il frame del contatto di testa tra Politano e Banda, non c’ĆØ davvero nulla da interpretare se non il penalty. Spegnete tutto.Ā
Il bisbiglio
Eppure Napoli-Lecce non termina soltanto con la vittoria azzurra e la festa di un Maradona sempre piĆ¹ capolista ma altresƬ con una perla rara, anzi, un bisbiglio. A fine match i maxi schermo inquadrano Conte e Dorgu, fantastico esterno mancino in forza ai salentini, mentre si bisbigliano qualcosa. I social si sono scatenati ma con estrema difficoltĆ visto che il volpone Antonio si copre subito la bocca con la mano di Cassaniana memoria. “Ti aspetto”, “Ci vediamo qui”, “Ti chiamo io” tra le frasi piĆ¹ quotate anche perchĆØ giĆ nei mesi scorsi, l’interessamento del Napoli per il forte talento classe 2004 era piĆ¹ che vivo. Basta attendere qualche mese, magari giĆ a gennaio. Here we (almost) go. Intanto alla prossima con le Pillole del Campionato del Napoli!
Alessia Bartiromo
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Testarda, imprevedibile, caparbia e passionale. Con la “testa nel pallone” ed i piedi in uno stadio.