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Ranieri: Conte arriverà primo o secondo

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Ranieri: Conte arriverà primo o secondo

Così come Antonio Conte, anche Claudio Ranieri, neo allenatore della Roma, ha tenuto la conferenza stampa prima della gara con il Napoli di domenica pomeriggio.

Tante le domande fatte al tecnico giallorosso, sia su come va affrontato il Napoli, sia sulle condizioni di Dybala e degli altri giocatori, sia ancora sulle condizioni in cui  ha trovato lo spogliatoio.

Ecco in sintesi le sue risposte ai giornalisti intervenuti:

“Dybala l’ho visto oggi per i primi 20 minuti. Lasciatemi parlare con lui e con il fisioterapista.

Non so quanti allenamenti deve fare prima di stare bene.

Hummels si è già allenato qualche giorno fa con me. Mi lascia sereno di poter decidere come voglio”.

Come si affronta il Napoli di Conte?

“Prima che iniziasse il campionato dissi che Conte sarebbe arrivato primo o secondo.

È una squadra in tiro, che sta facendo bene. Ci sarà una partita bella e difficile. Sarà difficile per noi ma anche per loro”.

Sulla mentalità della squadra

“Mi è difficile dire se questa squadra abbia mentalità ( per vincere [n.d.r.]) o no. Io credo che quando perdi entri in una spirale negativa.

Loro devono avere fiducia in loro stessi e nei compagni. Fare dei risultati di fila. Qualità c’è. La squadra è buona.

Vanno supportati da me e da tutti quelli che sono dietro. I tifosi sono la prima cosa.

L’anima della squadra. L’allenatore può essere bravo o meno. Noi dobbiamo tirarceli dietro con ottime prestazioni. Il calcio è semplice”.

Il problema di Dybala

“Sicuramente bisogna aiutare il ragazzo. Se tutto evidenzia che non c’è niente bisogna capire perché c’è il dolore.

Io ci ho parlato in questi giorni è propositivo.

Io sono uno di quelli che non vuole rischiare di perdere un giocatore.

Abbiamo tre partite in sequenza, voglio capire quello che mi può dare”.

L’umore dello spogliatoio

“Se Juric l’ha trovato triste immaginate io. Per questo ho parlato con i giocatori del bambino che c’è dentro di loro.

Io gli ho ricordato come eravamo tutti. Voglio che loro tirino fuori il sogno che avevano da bambini

. Ci pagano per questo. Il nostro è un mestiere bellissimo. Sono caduti in basse, ma solo chi cade può rialzarsi”.