fbpx

Roma-Napoli: Le parole di Antonio Conte dopo il pareggio all’Olimpico

Roma Napoli

Roma-Napoli: Le parole di Antonio Conte dopo il pareggio all’Olimpico

Roma-Napoli non è stata una partita qualsiasi. È stata una di quelle gare che restano addosso, che lasciano un misto di soddisfazione e amarezza, perché un pareggio al 94’ fa sempre male. Ma se c’è una cosa che Antonio Conte ha dimostrato, è che il Napoli ha ritrovato un’anima. E questo conta più di tutto.

A fine gara, il tecnico azzurro si presenta davanti ai microfoni con il suo solito sguardo intenso, quello di chi ha vissuto il calcio in ogni sua sfumatura. Non cerca scuse, non si nasconde dietro l’episodio del gol subito nel recupero, ma analizza con lucidità il momento della sua squadra.

“Di scompensi dopo la scorsa stagione ce ne erano tanti, altrimenti non finisci a 53 punti. Ora ne abbiamo 54 e mancano 15 partite”, sottolinea Conte. I numeri parlano chiaro: il Napoli è cambiato, è cresciuto. “Dopo una stagione così negativa non può essere solo sfortuna. Abbiamo resettato tutto e iniziato a lavorare sull’autostima”. Il concetto è chiaro: non c’è stato un miracolo, ma tanto lavoro, quello che gli è sempre appartenuto.

L’ammissione che fa riflettere è un’altra: “Ora siamo temuti, questo è un dato di fatto”. E non è una frase buttata lì. Perché il Napoli, che fino a pochi mesi fa sembrava l’ombra della squadra scudettata, ora fa paura. Lo si vede nella solidità, nell’atteggiamento, nella mentalità con cui scende in campo. Anche se i dettagli fanno ancora la differenza. “Altre volte siamo stati noi a segnare nel recupero, stavolta loro. Dobbiamo essere bravi a chiudere le partite”, ammette con onestà.

Poi un passaggio sul mercato, che come sempre diventa un tormento a gennaio. “Stiamo aumentando i giorni invece che diminuirli. Periodo assurdo, non vediamo l’ora che finisca. Crea instabilità”. E come dargli torto? Un allenatore ha bisogno di certezze, di una squadra che sappia su chi contare fino alla fine.

Sull’analisi della partita, Conte non si tira indietro: “Sulla situazione del gol potevamo fare meglio. Ma ci sta che negli ultimi 10 minuti loro facessero cambi offensivi, perché hanno qualità e non avevano nulla da perdere”. C’è rammarico per l’occasione sfumata, ma anche consapevolezza. “Potevamo fare l’ottava vittoria di fila, peccato. Ma ricordiamoci da dove veniamo: due vittorie con Atalanta e Juventus, un pareggio all’ultimo qui all’Olimpico. È un bottino importante, anche se ci brucia”.

Infine, una nota sul cambio che ha sorpreso molti, quello di Raspadori accanto a Simeone. “L’ho scelto proprio per non abbassarci troppo. Io sono molto soddisfatto di tutti i miei calciatori, perché mi danno sempre tutto”. E qui sta la vera forza di questo Napoli: un gruppo che lotta, che dà tutto per la maglia.

C’è amarezza, certo. Ma Conte esce dall’Olimpico con un sorriso. Perché sa che il percorso è quello giusto. Perché sa che il Napoli, quello vero, sta tornando.