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Conte: a Venezia soffrono tutti

per la 29° giornata di Serie A in trasferta a Venezia allo stadio Pier Luigi Penzo.
La gara contro i lagunari aprirĆ  la domenica che si concluderĆ  con la gara del Gewiss Stadium di Bergamo dove alle 20:45 si affronteranno Atalanta ed Inter.
Ovvio che la gara serale calamiterĆ  le attenzioni di tutta l’Italia pallonara, soprattutto se il Napoli avrĆ  battuto il Venezia.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ĆØ intervenutoĀ  in conferenza dal centro tecnico di Castel Volturno per rispondere alle domande della stampa.
Ecco una sintesi delle sue dichiarazioni.

Sulle difficolta e l’importanza della gara con il Venezia

“Tutte le partite nascondono sempre delle insidie, basta guardare anche Inter-Monza per capire.

Non c’ĆØ niente di scontato, affrontiamo una squadra in salute, si giocherĆ  le sue carte per salvarsi, dovremo fare una grande gara e me l’aspetto.

Vi ho abituato credo parlando sempre della gara imminente, parlando di noi stessi.

Quello che abbiamo costruito l’abbiamo fatto guardando noi stessi, con i paraocchi, senza guardare intorno e facendoci condizionare e proseguiremo cosƬ”.

L’importanza di Lukaku e Raspadori

“Sicuramente avere qualcuno al fianco può sgravarti dai compiti di prima punta, ma Romelu ha fatto due buone prove come tutta la squadra.

Ma mi aspetto di più da parte sua già dalla partita di domani.

Deve confermare ciò che ha fatto nelle ultime due, ma provare a fare anche meglio, come tutti non solo lui”.

Come si preparano queste ultime 10 partite

“Aver allenatoĀ questi ragazzi tutta la settimana, sicuramente ci ha aiutato tanto quest’anno altrimenti sarebbe stata dura sotto ogni punto di vista.

Ci ha aiutato, anche nelle difficoltĆ  che sono arrivate siamo stati bravi a trovare sempre una soluzione.

Mancano 10 partite e ci arriviamo con un bagaglio tattico ben assortito e conterĆ  tutto.

Io non guardo alle 10 ma alla prossima che deve essere la finale mondiale in assoluto, col Venezia dovremo dimostrare di essere più bravi di loro, più affamati e vogliosi di vincere di loro sapendo che loro vorranno rubarci l’idea.

Ho studiato chi ha giocato lƬ, le difficoltƠ che hanno avuto Inter, Roma, Lazio.

Non sarĆ  una passeggiata di salute, mi aspetto una grande partita, serve una dimostrazione di maturitĆ  e dimostrare che siamo sul pezzo.

Quando arrivi nell’ultimo terzo di campionato tutte le partite diventano più difficili, si intravedono gli obiettivi, la pressione, lo stress ĆØ più alto, non cambia nulla giocare contro una squadra che punta a vincere con altre che devono salvarsi.

Tutto dipende da noi, da come le affronteremo, quello che dico sempre e non mi stancherò mai di ripetere ĆØ che le partite si possono anche perdere ma gli altri devono dimostrare di essere stati più forti tatticamente e qualitativamente, ma non possiamo venire sconfitti sul desiderio e la voglia di vincere.”

L’importanza della panchina lunga e le convocazioni di Spalletti.

“E’ stato fondamentale tenere vivo tutto il gruppo, sia per il numero della rosa che per le situazioni capitate.

Era necessario ed effettivamente come capita in tutte le stagioni alcuni infortunati sono stati sostituiti in maniera adeguata e va dato merito ai calciatori che non hanno mai mollato e si sono statti trovare pronti.

Io ho fatto il calciatore e so benissimo che quando non giochi tanto e sei costretto a guardare le partiteĀ  puoi mollare qualcosa a livello mentale o di autostima.

Quindi plauso a loro, allo staff che ha lavorato nella giusta maniera, non ĆØ semplice allenare chi gioca meno e tenerli pronti ad entrare.

Si sono fatti trovare pronti ed ora sono protagonisti, il calcio ĆØ questo, oggi ĆØ il momento tuo ma se non sei bravo c’ĆØ qualcun altro che sfrutta il momento e te lo prende.

Sicuramente, se possiamo dare una mano alla nazionale con i nostri calciatori ĆØ motivo d’orgoglio e soddisfazione.

Diciamo che Meret, Di Lorenzo, Buongiorno e Raspadori erano stati già convocati, Politano è stato richiamato ed è frutto del buon campionato che sta facendo,  anche se pure da lui mi aspetto qualcosa di più, lui lo sa benissimo.

E’ motivo di soddisfazione però”.