fbpx

Venezia-Napoli l’apoteosi dell’incredibile tra Radu superstar, canal Penzo e questione di centimetri – Le Pillole del Campionato del Napoli

Venezia-Napoli non regala la vittoria agli uomini di Conte andati più volte vicino al vantaggio cedendo il passo all’Inter che allunga dopo la convincente vittoria contro l’Atalanta

Venezia-Napoli è l’ennesimo lunch match che non ti aspetti e che cambia completamente le carte in tavola per gli azzurri. Sarà l’improvviso caldo della laguna, l’avventura con i traghetti per raggiungere uno stadio in miniatura che sembra galleggiare completamente inglobato tra i tifosi ma Meret e soci non riescono a portare a casa l’intera posta in palio, allontanandosi ancora un po’ in più dalla capolista Inter che vince e convince invece contro l’Atalanta. Tra parole importanti nel post gara e tanti dettagli da rivivere insieme ecco i momenti più irriverenti del match nelle Pillole del Campionato del Napoli! 

Canal Penzo

Vivere la Penzo experience è qualcosa di davvero unico: immerso e circondato da canali, lo stadio del Venezia è un piccolo gioiello incastonato tra i vari settori che si accomodano dolcemente verso il campo. Un vero e proprio catino dove non esistono i megafoni per i capi ultras ma i microfoni, dove la vita è lenta e si entra tutti insieme allo stadio dopo un bel viaggio in battello. Il sole della mezza batte forte e non c’è copertura, accecando tutti in campo, un campo mignon, dove è necessario prendere le misure. Al di là degli alibi e della recensione degna di TripAdvisor, ancora una volta il lunch match sorride a metà a Di Lorenzo e compagni, con la speranza che non ce ne siano altri per un bel po’.

Il sostegno

Il clima al Penzo non è dei più cordiali. Nonostante le due squadre lottino per obiettivi diametralmente opposti, anche questa tifoseria si appella al prontuario delle offese facili e banali per il popolo partenopeo tra dita saltate per i botti, terremoti, eruzioni, colera, olezzi mai esistiti in città e persino un presunto abuso del reddito di cittadinanza. Lì dove si va a colpire una terra per un male mai compiuto, ecco la splendida risposta del nutrito settore ospiti partenopeo: “Nessuna crepa…nun sentimm rummore. Napoli unita, nun tremma e nun more!” Standing ovation, striscione da brividi.

Questione di centimetri

Passiamo al calcio giocato. In campo, in avvio, i ritmi sono alti. Subito un’occasionissima sui piedi di Jack Raspadori indemoniato tra i migliori in campo, con un clamoroso palo interno che incredibilmente esce fuori. Ugualmente in tran agonistica anche l’estremo difensore di casa Radu protagonista in più occasioni di parate incredibili. Ma l’occasione più assurda è al 44′ e ce l’ha Lukaku sulla sua testolona, con la sfera che soltanto per qualche centimetro non termina interamente oltre la linea di porta, bensì tra le braccia di un ancora fortunato Radu. Niente più da dire, sfiga e sipario.

Il pelo nello spritz

Nonostante le varie occasioni da ambo le parti con Radu sì che para di tutto ma anche Rrahmani che salva sulla linea di porta, Simeone che si divora il solito gol nel finale e un black out totale nel finale con un’occasionissima fallita invece da Nicolussi Caviglia all’ultimo respiro su un’incredibile ripartenza, è doveroso cercare il pelo nell’uovo per un Napoli che ha bisogno ancora di migliorarsi. Il dito ahimè va puntato sulle sostituzioni di mister Conte, ben 4 effettuate in contemporanea al 76′. Un po’ tardi per cambiare il volto al match, senza considerare l’ingresso di Simeone all’87’. Tra i punti poco chiari anche la chiamata alle armi per Anguissa, caotico e spaesato che avrebbe potuto lasciar spazio a Billing, utile anche sui calci da fermo.

Nulla è perduto

Torniamo calmi, razionali e soprattutto stranamente ottimisti. Ok, l’Inter ha allungato in classifica aumentando a tre punti il distacco dall’inseguitrice Napoli ma ha al contempo anche estromesso, seppur momentaneamente e di nuovo, l‘Atalanta dalla lotta scudetto. C’è quindi da guardare ancora il bicchiere mezzo pieno, con gli azzurri costretti a conquistare l’intera posta in palio anche contro Milan e Bologna per dare un segnale forte in primis a se stessi, poi alla piazza, alla classifica e anche all’Inter per continuare a sognare. Il calendario da aprile in poi strizzerà nuovamente l’occhio alla squadra di Conte: vietato mollare, con il sold out già registrato al Maradona per la prossima gara interna contro i rossoneri dopo la sosta. Forza e coraggio e intanto alla prossima con le consuete Pillole del Campionato del Napoli!

Alessia Bartiromo
RIPRODUZIONE RISERVATA