Napoli-Milan tra l’allarme cardiologi, Politano pronti via e un super Meret – Le Pillole del campionato del Napoli

Napoli-Milan sorride agli azzurri che vincono con merito al Maradona confermandosi in scia alla capolista Inter tra colpi di scena e novità
Napoli-Milan è l’occasione perfetta per tornare a correre dopo il mezzo passo falso di Venezia e la sosta per gli impegni delle Nazionali. Un’avversaria tutt’altro che scontata per rispondere al meglio alla vittoria della capolista Inter contro l’Udinese e caricarsi in vista dell’altra sfida delicatissima della prossima settimana in casa del Bologna. Tra forfait, colpi di scena e le parole dei protagonisti nel post partita, analizziamo tutti i dettagli più irriverenti del fine settimana partenopeo nelle consuete Pillole del Campionato del Napoli!
Per Diego
La solita festa dello stadio Maradona nell’ennesimo match sold out ormai da tempo, si tinge di tinte molto scure e malinconiche per la scomparsa del giovanissimo talento del calcio campano e tifoso Diego, al quale è stato dedicato non solo un sentitissimo minuto di silenzio ma anche gli striscioni delle due curve. Un lunghissimo applauso commosso da parte di tutto lo stadio con il capitano Giovanni Di Lorenzo, Matteo Politano, Alex Meret e Pasquale Mazzocchi che hanno riposto un fascio di fiori bianchi sotto la sua curva B. Mai sentito così tanto silenzio al Maradona, in ricordo di una giovane vita che si è spezzata troppo presto ma che non sarà mai dimenticata.
Tutto da rifare
Alla vigilia di Napoli-Milan un bel po’ di dubbi regnano sovrani, tutti riguardanti la formazione titolare da schierare. Si prosegue con il 3-5-2 o si torna all’amatissimo 4-3-3 che ha fatto le fortune degli azzurri? La razionalità vorrebbe la conferma della formazione delle ultime settimane, considerando che in conferenza stampa Antonio Conte abbia confermato Neres in gruppo ma non ancora al top e Anguissa persino non convocabile. Alla prima visione delle formazioni titolari succede il fattaccio: che fine ha fatto Scott McTominay? Febbre improvvisa e via in campo sia l’airone brasiliano che Zambone a mezzo servizio. I proverbiali giorni in cui si odia di essere allenatore, parola di Don Antonio.
Pronti, partenza, via!
La gara contro il Milan è difficile e non va mai sottovalutata. La vittoria azzurra la Maradona manca da tanti, troppi anni e a questo giro serve davvero come il pane per rispondere al meglio alla capolista Inter. I tifosi sugli spalti sono già pronti ma succede qualcosa di incredibile: passano meno di 2 minuti e Matteo Politano, tra i migliori in campo, sfrutta al meglio un buco difensivo rossonero. Si insinua tra le linee e beffa Maignan, portando subito i suoi in vantaggio. Ma non è tutto: al 19′ il Napoli con grande merito arrotonda persino il risultato: ci pensa Romelu Lukaku a far esplodere di nuovo il Maradona, lasciando presagire una vittoria semplice e una serata magica. Beh, non proprio almeno.
Grazie fratm’
Serata magica sì, vittoria semplice proprio no. Anguissa e Neres nella ripresa iniziano ad avere il fiato corto e con Okafor in seria difficoltà insieme a Spinazzola out, la situazione è davvero complessa da gestire. Conte fa quel che può ma il Milan in panchina ha i pezzi da 90 e li sfodera tutti. Al 65′ Billing fa rifiatare Anguissa e pochi giri di lancette dopo crolla su Theo in area: per Sozza è rigore, per noi un po’ meno ma ahimé il nostro parere in campo non ha peso. Sul dischetto va Gimenez ma Meret salva e para clamorosamente. Gli sarà particolarmente grato proprio Billing nel post gara che pubblica la foto del penalty non siglato con un sentitissimo “Grazie fratm!”
Reparto cardiologia
Il finale di match ha visto un incremento esponenziale delle chiamate al reparto cardiologia dell’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Ormai le gare del Napoli sono sempre più vietate ai deboli di cuore ma i 10′ finali sono stati davvero inaspettati. All’84’ Jovic sfrutta una disattenzione difensiva generale dei partenopei dando vita al recupero più assurdo che ci sia. Il caos regnava sovrano tra scontri di giocatori della stessa squadra, Maignan che giocava in attacco palleggiando a centrocampo, battiti accelerati in tutti i settori e un unico pensiero comune: “Ma quanto sono lunghi sti benedetti 5 minuti di recupero!!!”. Al triplice fischio parte la festa e anche le coronarie: ma cosa importa, il Napoli resta lì a un passo dal sogno, è questo quello che conta! E in attesa di un lunedì dove bisognerà fare dei tortellini un sol boccone vi do appuntamento alla prossima con le Pillole del Campionato del Napoli!
Alessia Bartiromo
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Testarda, imprevedibile, caparbia e passionale. Con la “testa nel pallone” ed i piedi in uno stadio.