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Kvaratskhelia e la notte dei rimpianti: ma sarebbe potuta andare davvero diversamente?

Una notte da sogno in Champions League per Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain con i rimpianti che aumentano tra i tifosi del Napoli per gli intrecci del destino

Tra i sogni scudetto del Napoli, i mezzi passi falsi e le prossime mosse di Antonio Conte, c’ĆØ di mezzo una notte turbolenta per i tifosi del Napoli. Nelle orecchie la musichetta speciale della Champions League che quest’anno si ĆØ presa un turno di stop al Maradona, pronta a tornare più roboante che mai per la prossima stagione. Negli occhi le prodezze dei campioni che si giocano fino all’ultima goccia di sudore il trofeo dalle grandi orecchie. Con lo sguardo attento martedƬ nell’osservare gli antagonisti dell’Inter, il loro stato di forma, i punti di forza e qualora ce ne dovessero essere anche qualche debolezza, in un tipiedo mercoledƬ di aprile tutti gli occhi sono puntati sul big match Paris Saint Germain-Aston Villa. Un incredibile spot per il calcio europeo, al pari di Barcellona-Borussia Dortmund che si disputa in contemporanea. Ma si sa, al cuor non si comanda e la scelta ricade necessariamente sul Parco dei Principi e su un 7 davvero speciale. Si tratta di Khvicha Kvaratskhelia, a testa alta e completamente immerso nella sua nuova avventura parigina, eroe per un’altra notte.

La magica notte di Kvaratskhelia, eroe in campionato e in Champions

Ebbene sƬ, duole dirlo ma Kvara sta vivendo davvero un magic moment all’ombra della Torre Eiffel. Un po’ lo si immaginava, con il PSG giĆ  candidato alla vittoria dello scudetto ben prima del suo arrivo. Lo ha conquistato contro l’Angers con ben sei giornate di anticipo per il gap incolmabile con l’inseguitrice Marsiglia, per la tredicesima volta nella sua storia. Una grande festa in cittĆ , niente a confronto con quella all’ombra del Vesuvio ma poco conta: c’ĆØ un altro obiettivo da conquistare nel mirino, ancora più blasonato: la finale di Champions League.

Beh, più facile a dirsi che a farsi considerando le difficoltĆ  dei parigini negli ultimi anni nel cercare di alzare al cielo l’ambito trofeo ma questa stagione nell’aria si respira qualcosa di diverso e l’impresa potrebbe essere alla portata. C’era prima però da approcciarsi al meglio all’andata dei quarti di finali in casa contro l’Aston Villa, avversaria sulla carta assolutamente abbordabile. Il Paris ne ha fatto un sol boccone: 3-1 con gol al 49′ indovinate un po’ di chi? Proprio di Kvaratskhelia.

Una pugnalata per i tifosi del Napoli anche perchĆ© non si tratta di una marcatura qualunque. ƈ classe pura, istinto, tecnica, magia, ĆØ una sintesi in danza sul campo di tutto quello che li ha fatti innamorare del “georgiano”. Il cuore soffre, la mente viaggia e ripensa a gennaio, quando la rottura tra il club azzurra e la sua punta di diamante si ĆØ concretizzata e dopo poco ufficializzata. La volontĆ  di andar via e cambiare aria volando verso la Francia era giĆ  stata palesata in estate ma Conte era certo di poter giocare un ruolo importante nella permanenza del calciatore. Ipotesi poi scongiurata quando l’insistenza del Psg si ĆØ fatta sempre più intensa…a suon di milioni e milioni di euro.

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Ma sarebbe potuta andare davvero diversamente?

Signori e signore, benvenuti nelle dinamiche del calcio moderno, dove il romanticismo ĆØ ormai sensazione sopita cedendo il passo al business, alla carriera, agli ingaggi e ai procuratori. Certo, non si vive di aria nĆ© di 1 solo milione di euro per il calciatore più forte della rosa e come abbiamo ripetuto ormai allo sfinimento da 2 anni, le sue colpe le ha anche il Napoli che non ha rinnovato e adeguato il contratto di Kvaratskhelia giĆ  dal post scudetto, cosƬ come avrebbe meritato. Non si può vivere però di rimpianti e di rimorsi, in particolar modo perchĆ© di ingenuitĆ  in quell’incredibile estate 2023 ne sono state commesse svariate, non solo con l’ex 77 partenopeo.

Pensiamo quindi al passato ma a quello più recente. Ritorniamo con la mente alla scorsa estate e ancora a gennaio. La storia di un amore finito sarebbe potuta andare davvero diversamente? Come costringere a continuare a voler bene qualcuno che guarda giĆ  altrove, con altri orizzonti nella mente. Come insistere se quel legame non ĆØ più saldo come prima, se si hanno occhi lucidi verso altri colori, se quella magia non si rinnova più. Il tifo per la propria squadra del cuore ĆØ una fede indissolubile, ĆØ un amore incondizionato e come tale ĆØ annoverabile a un sentimento puro. Perciò cari tifosi, statemi a sentire: anche se fa male, anche se fa rabbia, anche se ĆØ un vero peccato ma bisogna saper lasciare andare chi non ci ama più. E come recita un noto adagio, “non lasciatevi ingannare dalla nostalgia di ciò che doveva essere. Non poteva essere nient’altro, altrimenti lo sarebbe stato”.

Alessia Bartiromo
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