Parma-Napoli nostalgia anni ’90 tra infarti, radioline e l’ultimo passettino – Le Pillole del Campionato del Napoli

Parma-Napoli è l’ennesima gara al cardiopalma degli azzurri che si intreccia con le emozioni altalenanti di Inter-Lazio che si disputa in contemporanea.
Parma-Napoli sancisce il momento in salita degli azzurri che con grande spirito di abnegazione e anche una massiccia dose di sfortuna, riescono a conquistare un pari che lascia invariata la lotta scudetto, rimandando tutto all’ultima giornata di venerdì. In una serata nostalgica con ben 9 gare in contemporanea e la radiolina fissa su Inter-Lazio, si è rischiato di nuovo l’infarto tra colpi di scena, espulsioni, gol annullati e rigori. Analizziamo insieme il pazzo weekend partenopeo tra fibrillazioni, le voci dei protagonisti e tutte le indiscrezioni nelle consuete Pillole del Campionato del Napoli!
Non si può mai stare tranquilli
Il weekend di Parma-Napoli comincia con l’ennesima notizia negativa nonostante tutto stesse andando per il meglio. Neres pian piano sta recuperando la migliore forma fisica, il Tardini si preparava a vestirsi di azzurro e in casa Lazio c’era una carica sempre opportuna e mai scontata quando si deve giocare contro l’Inter. E invece no, qualcosa deve pur andare sempre storto. Antonio Conte in conferenza stampa non ci pensa due volte a spezzare il cuore dei tifosi: “McTominay non sta bene, ha avuto più di qualche problemino in settimana”. Ansia, stress, panico ma di quelli che non calma una camomilla bensì una corsa forsennata di almeno un’ora tra i fili spinati. Un grido tuona in tutto l’universo: “E mmò, chi gioca?”. Niente paura, McFratm non molla.
Nostalgia anni ’90
Domenica è sempre domenica eppure la giornata di ieri ha avuto un sapore molto diverso, a tinte nostalgico. E quanto ci è piaciuto! Ben 9 partite in contemporanea, incastrando la lotta salvezza con quella europea, insieme ai due scontri scudetto. E la cosa bella è che la 37^ giornata ha regalato ancora pochi verdetti e i più importanti saranno sanciti proprio nell’ultimissima tranche di sfide. L’unico modo per sopravvivere è stata la cara e vecchia radiolina, con un problema però davvero serio: il Tardini è schermato, non prende nulla. Per i pochi fortunati che sono riusciti a collegarsi con Milano, resta il vanto di aver fatto partire per ben due volte il boato della sopravvivenza. Stoici.
Defibrillatori
Parma-Napoli è al cardiopalma. Gli azzurri non riescono a segnare, bloccati da pali, traverse e sfortuna ma i crociati al contempo non ci stanno a fare da vittima sacrificale, giocando la loro partita tutta garra e corsa, per provare l’impresa salvezza. E nel primo tempo ci riescono anche, incastrando i risultati giusti delle competitors. Da San Siro le notizie non sono positive: Bisseck segna un respiro prima della fine del primo tempo, mettendo i suoi in una condizione psicologica di vantaggio. Il boato del Tardini al 72′ conferma il pari della Lazio: è tutto ancora in corsa, è tutto come prima. Ma il destino gioca un brutto scherzo e tra un altalenante “andiamo a segnare” e un “pensiamo solo a gestire” della panchina partenopea, all’80’ inizia lo psicodramma: Inter di nuovo in vantaggio con Dumfries.
PedroPè
Sì, quelli finali sono stati i 10 minuti più lunghi della mia vita e di milioni di supporter partenopei al Tardini, in giro per il mondo o sul proprio divano a soffrire insieme come un immenso reparto di cardiologia. Tutti insieme, in fibrillazione perché in quel preciso e infinito lasso di tempo è successo davvero di tutto. L’Inter si è divorata due gol del quale uno annullato e al 90′ la Lazio ha un calcio di rigore a favore. Anche il Napoli ne ha uno ma tra il rosso a Conte e Chivu, l’arbitro Doveri decide di andare a controllare al Var…lo vuole fare bene bene ma proprio bene bene che un altro po’ si faceva ferragosto. Lo sliding doors ha sorriso al Napoli a metà: Pedro batte Sommer ma gli azzurri non hanno il penalty per un fallo, che ancora dobbiamo capire, di Simeone in attacco. Va bene così, può partire la festa perché tutto resta ancora nelle mani…ehm, nei piedi di Politano e compagni.
L’ultimo passettino
In conferenza stampa di Parma-Napoli, finalmente Conte si è sbilanciato. Non solo a qualche sorrisino in più ma ha persino pronunciato per la prima volta la parola tabu con il pronome personale noi. “Che dirò ai ragazzi? Ora andiamoci a prendere lo scudetto!” ha tuonato prima di andare via, con un po’ di sano lamento reiterato che si sposa alla perfezione con il suo personaggio così ricco di contrasti ma anche di cuore. Tutti uniti verso il prossimo obiettivo, alla conquista di quell’ultimo passettino per coronare un sogno immenso. Nessun alibi: che il Cagliari venga pure agguerrito, troverà un Maradona bollente per trascinare i beniamini alla vittoria. Questa volta pensando in primis a sé e poi alle radioline: non c’è collegamento che tenga, in quei 90′ si decidono le sorti di una squadra e di una città intera. Forza! Intanto alla prossima con le Pillole del Campionato del Napoli!
Alessia Bartiromo
RIPRODUZIONE RISERVATA
Testarda, imprevedibile, caparbia e passionale. Con la “testa nel pallone” ed i piedi in uno stadio.